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Recovery: Cida, al tavolo partenariato competenza e conoscenze nostri manager

Di Redazione |

Roma, 25 nov. (Labitalia) – “Abbiamo voluto dare un senso più ampio alla nostra attività di rappresentanza perché quella del Recovery Plan è una sfida storica: consapevoli di possedere le competenze tecniche necessarie a livello dei settori di intervento e dei territori di insediamento, abbiamo costituito ‘gruppi di lavoro’, per dare un supporto pratico al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di Cida, la confederazione dei dirigenti pubblici e privati e delle alte professionalità, nel suo intervento al Tavolo del partenariato riunitosi oggi, per la prima volta, a Palazzo Chigi. “Cida esprime apprezzamento per la costituzione e l’insediamento del Tavolo, e grande soddisfazione per essere stata chiamata a partecipare a questi incontri istituzionali, in quanto l’attuazione del Piano richiede procedure, decisioni e comportamenti coerenti di tutti gli attori pubblici e privati del sistema nazionale, individuati sulla base della loro maggiore rappresentatività delle organizzazioni professionali. Un luogo di partecipazione deputato ad operare durante tutta la durata della attuazione del Piano e, aspetto importante, con la governance necessaria a superare i rallentamenti amministrativi che hanno compromesso i precedenti programmi di spesa europea”. “Come ha spiegato il coordinatore Tiziano Treu, il Tavolo deve segnalare collaborativamente alla cabina di regia ogni profilo rilevante per la realizzazione del Piano, favorire il superamento di circostanze ostative e agevolare la efficace e celere attuazione degli interventi anche per promuovere una maggiore coesione fra le diverse componenti della società italiana, e per contrastare le tendenze alla frammentazione sociale presenti anche nel nostro Paese. Ecco perché, oltre alla collaborazione con le istituzioni, ho sollecitato una partnership orizzontale, tra le forze sociali che compongono il Tavolo”, ha aggiunto Mantovani. “In quest’ottica, Cida ha preferito concentrare la propria azione in appositi gruppi di studio e di lavoro – ha aggiunto il presidente-. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono sostanzialmente quattro: analizzare i contenuti del Pnrr, evidenziando le priorità e le carenze; individuare le aree di competenza e di territorio in cui proporre figure manageriali; effettuare un monitoraggio indipendente dell’avanzamento dei lavori; sviluppare proposte integrative o migliorative, tenendo conto delle esigenze del territorio e delle istanze avanzate dalle nostre Federazioni”. “Vi sono settori in cui Cidadispone di vere ‘eccellenze’, penso al turismo, alla logistica, alla sanità, alla scuola, alla pubblica amministrazione, all’industria siderurgica, o ai processi di digitalizzazione. I gruppi di lavoro servono a mettere a fattor comune queste professionalità trasversali ai vari progetti previsti dal Pnrr e fornire le specifiche competenze laddove fossero necessarie o qualora di manifestassero esigenze specifiche. La sintesi di questo lavoro verrà poi trasferita al Tavolo di partenariato, come contributo pragmatico, con forte connotazione tecnica e annessa capacità esecutiva”. “Ma non basta, i nostri manager fanno parte anche dei gruppi di lavoro che il Cnel ha predisposto, sempre nella logica di dare un contributo tecnico e pratico al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di una collaborazione molto importante per Cida, sia per il prestigio del Cnel sia per la possibilità di operare in una sede istituzionale, a diretto rapporto con i ministeri coinvolti nei programmi”, ha concluso Mantovani. I filoni tematici sulla cui base si sono costituiti i gruppi di lavoro sono: lavoro, logistica, scuola e formazione, famiglia, sanità e assistenza sociale, pubblica amministrazione, agricoltura, ambiente e riconversione ecologica, politiche industriali e transizione digitale, turismo.

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