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Salini (Webuild): ‘Un piano per dissalare l’acqua del mare’

Di Redazione |

Roma, 6 lug. Si chiama ‘Acqua per la vita’ ed è il progetto di Webuild per la costruzione di desalinizzatori che producano acqua potabile dall’acqua del mare: una proposta che intende rimediare al drammatico fabbisogno idrico in modo stabile e strutturale, allineando l’Italia agli standard dei paesi che hanno già investito in impianti di dissalazione.

Una soluzione che “risolverebbe il problema in brevissimo tempo e una spesa piuttosto ridotta, 2-3 miliardi di euro: creare impianti di desalinizzazione nelle zone dove c’è carenza di acqua e in due anni risolviamo alla radice il problema. Abbiamo il know how”, spiega Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, al Corriere della Sera. “Ci mettiamo a servizio del Paese per risolvere una volta per tutte la carenza idrica in Italia, che è un fenomeno storico e non solo momentaneo legato al cambiamento climatico, noi cerchiamo di fare il nostro ruolo, ma bisogna intervenire subito, approfittando anche delle risorse del Pnrr”. Spiega Salini: produciamo solo il 4% di acqua dissalata, contro il 56% ad esempio della Spagna. “Mi chiedo: cosa rende impossibile ad un Paese come il nostro che è circondato per tre quarti dal mare non approfittarne? Se il riscaldamento globale è un’emergenza allora è il momento di agire ora”.

Con Fisia Italimpianti Spa, Webuild è attiva nella progettazione sostenibile e nella realizzazione di impianti per il trattamento delle acque e per la dissalazione, con una produzione pari a 6.000.000 m3/giorno di acqua trattata, che soddisfa ogni giorno le esigenze di 20 milioni di persone nel mondo. Il Gruppo ha inoltre realizzato un impianto molto complesso in Nevada nel 2016, per dissetare la città di Las Vegas.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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