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Scuola, collettivo liceo Righi: “cogestione invece di occupazione? Non è forma di protesta”

Di Redazione |

Roma, 29 nov. “Il Collettivo Ludus, da 26 anni, è l’unica lista politica che si muove nel nostro Liceo e sulla scena cittadina e nazionale. Da sempre seguiamo una linea politica chiara: siamo antifascisti, ambientalisti, antirazzisti, femministi e difendiamo la scuola pubblica. Inoltre il collettivo non ha mai avuto alcun rapporto con nessun partito politico”. Così replica il collettivo del liceo scientifico Righi all’intervista all’Adnkronos di una candidata della lista xmigliorare sulla occupazione della settimana scorsa che aggiunge: “La lista xmigliorare è uno spazio chiuso su se stesso e gerarchico, a differenza del nostro collettivo, che si riunisce settimanalmente con chiunque voglia partecipare e che dà anche spazio a esponenti delle altre liste del liceo”.

“L’occupazione è stata votata e approvata (con 450 voti favorevoli, 104 contrari e i restanti astenuti) da un’assemblea, convocata dopo richiesta del collettivo Ludus da tutte le liste del Liceo, che si è svolta su zoom – per permettere a tutti e tutte di partecipare – e a cui hanno preso parte circa settecento persone (sui 1400 studenti del liceo) – prosegue – Ci teniamo a sottolineare che di xMigliorare ad esprimersi in assemblea sia stata solo una persona, quando noi, da subito, abbiamo chiesto ripetutamente di parlare a chi non fosse d’accordo con l’atto di protesta. Tutti gli altri, nell’ordine di una decina, hanno parlato con noi del collettivo in privato senza mai cercare il confronto in assemblea”.

“A riprova della legittimità della protesta, ci basta citare la partecipazione. L’occupazione ha coinvolto più di 900 studenti e studentesse del Righi. A differenza della cogestione (organizzata in passato da xMigliorare, davvero senza cercare il confronto con le altre liste) i corsi non sono dovuti passare per una rigida selezione, operata della lista xMigliorare, dal collegio docenti e dal consiglio d’istituto, in quanto sono stati presentati da ragazzi e ragazze il cui unico requisito era l’avere voglia di mettersi in gioco. Inoltre c’è da specificare che la cogestione non è una forma di protesta, cosa imprescindibile a nostro avviso. Ci preme poi ritornare sul tema della didattica frontale. Crediamo infatti che debba essere affiancata al più presto da una didattica alternativa, che includa l’utilizzo di tecnologia, laboratori, interattività, e parallelismi con l’attualità”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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