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Scuola: Costarelli (presidi Lazio), ‘dati Mi indicano scarsa efficacia didattica’

Di Redazione |

Roma, 28 gen. “Anche se percentualmente si parla di 84,5% di classi in presenza non significa che tutto va bene perché si va scuola. Quelli del Ministero sono dati che letti dalla concretezza della scuola indicano che c’è una grossa difficoltà organizzativa ed una scarsa efficacia didattica. Un aumento del 9% di classi in dad rispetto alla scorsa settimana è un numero eloquente, che racconta il disagio di questi giorni nelle scuole e che conferma quanto avevamo rilevato”. Così all’Adnkronos la presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio, Cristina Costarelli, che aggiunge: “per quanto riguarda il Lazio la nostra percezione è che i dati siano considerevolmente più alti rispetto a quelli nazionali. Fatto più o meno in linea con quanto acquisito dal Ministero. Noi riteniamo di essere a più del 20% di dad; per quanto riguarda la ddi è talmente diffusa che si può parlare al contrario di un 20% di classi complete”.

“La scuola sta funzionando in modo irregolare, discontinuo. Deve essere chiaro a tutti l’inidoneità del come si fa scuola e a cosa si riduce la lezione nelle classi in ddi per i ragazzi in presenza e distanza, perché un’ora si trasforma regolarmente in mezz’ora. Questa è la verità della scuola di questi giorni, al di là dei numeri”. Secondo il Ministero il personale docente in presenza è il 91,3%, mentre gli Ata sono il 92,7%. Coincide con il Lazio? “E’ un trend confermato anche per il Lazio. Ma è un dato forte. Significa che almeno 15-20 insegnanti per scuola ogni giorno stanno a casa e significa non garantire il servizio dell’insegnamento perché le supplenze per pochi giorni non si trovano. Questo non è un dato che depone a favore di una scuola che sta funzionando”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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