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Scuola: Rete nazionale in presenza, ‘Governo esenti studenti da green pass su mezzi pubblici’

Di Redazione |

Roma, 19 nov. “In seguito alla pubblicazione del DL 172 del 26.11.2021, apprendiamo che, tra i cambiamenti che verranno introdotti, è incluso l’impiego della certificazione verde anche per il trasporto pubblico locale per brevi percorrenze, in aggiunta a quello interregionale. Tale provvedimento, per le famiglie italiane, che in piena legalità hanno aspettato a vaccinare i propri figli minori in attesa di evidenze scientifiche più esaustive, è a tutti gli effetti una grave violazione del principio costituzionale del diritto all’istruzione, in quanto priva gli studenti non vaccinati dal diritto di andare a scuola utilizzando i mezzi pubblici”. Così la Rete nazionale scuole in presenza si appella al Governo “per l’esenzione dal green pass per gli studenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico”.

“Auspichiamo che venga introdotto uno specifico esonero per gli studenti italiani, già destinatari di più limitazioni e condizionamenti rispetto ai coetanei europei – si legge – Riteniamo che questa ulteriore misura riguardante il servizio di trasporto, di cui è probabilmente incerto il beneficio in termini epidemiologici, dato che già sui mezzi pubblici sono adottati stringenti protocolli di sicurezza con capienze ridotte, sanificazioni e utilizzo di dispositivi di protezione, sia l’ennesimo atto ostativo che non gioverà affatto agli studenti che, al contrario, dovrebbero essere favoriti da una piena, continuativa e incondizionata presenza a scuola. Un tale rafforzamento delle misure già esistenti farebbe percepire loro l’esistenza di un continuo e crescente pericolo incombente, di cui a loro stessi è imputata la causa, e tutto ciò avrebbe un impatto da non sottovalutare per il loro benessere psicofisico già così tanto a rischio”.

“Ricordiamo che per rendere la scuola italiana aperta a tutti, senza distinzioni e con pari opportunità, sia indispensabile il servizio di trasporto pubblico, che non può essere sostituito da quello “in proprio” interamente a carico delle famiglie. Inoltre i corrispettivi per l’utilizzo di bus, metropolitane e treni a breve percorrenza, sono già stati versati in cambio del servizio proposto a inizio anno, mentre ora si aggiunge una condizione che prevede peraltro un ulteriore esborso economico per chi esercita liberamente l’opzione tamponi, legittimamente consentita. Ad oggi peraltro, in tutta Italia, se ne registra una richiesta talmente alta che i tempi di attesa presso le farmacie oltrepassano i due mesi, rendendo di fatto impossibile l’ottenimento del green pass dal 6 dicembre”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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