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Superbonus: M5S, ‘smentito nesso impennata prezzi materie prime, ora certezze a operatori’

Di Redazione |

Roma, 20 mag. “L’analisi del Cna sul rincaro dei materiali in edilizia conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: siamo davanti a un fenomeno globale e l’Italia è tra i Paesi che fanno registrare gli aumenti meno elevati. L’impennata dei prezzi, dunque, non ha a che fare con il Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi, ma con dinamiche di mercato che purtroppo si sono innescate dopo la pandemia e si sono aggravate più di recente con l’attacco russo all’Ucraina. Stando ai dati Eurostat e Istat, nel quarto trimestre dell’anno scorso l’indice dei prezzi delle costruzioni è cresciuto del 20% sui dodici mesi nei 27 Paesi UE. L’Italia si colloca ben al di sotto della media con un incremento del 9,7% e solo la Grecia mostra un aumento più contenuto: +4,2%”. Così i deputati del MoVimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, Patrizia Terzoni, Luca Sut, Angela Masi e Antonio Federico.

“Continueremo a monitorare e ad analizzare i trend di prezzo dei materiali e a vigilare su eventuali dinamiche speculative – riprendono i pentastellati -, ma è importante evidenziare che anche questo tentativo di attaccare la nostra misura non trova fondamento ed è soltanto un goffo tentativo di delegittimare il MoVimento 5 Stelle che l’ha messa a punto e realizzata”.

“La vera difficoltà è lo ‘stop and go’ normativo che ha bloccato famiglie e imprese, rischiando di arrestare i grandi benefici che il Superbonus sta producendo in termini di risparmio, riqualificazione del patrimonio edilizio, riduzione delle emissioni, rilancio del settore delle costruzioni e contributo al Pil. Noi continueremo a concentrare energie e attenzione su queste priorità, contrastando in ogni sede chi tenta di mettere i bastoni tra le ruote a una misura simbolo della transizione ecologica”, concludono.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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