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Terremoto: Draghi, ‘309 angeli, ferita profonda, non dobbiamo dimenticare’
Roma, 28 set. “La mia presenza oggi vuole ribadire, prima di tutto, il dovere del ricordo. La scossa di terremoto che ha colpito L’Aquila nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 appartiene alla memoria collettiva dell’Italia e del mondo. Ricordiamo le 309 persone, 309 angeli come li ha definiti il dottor Cinque, che persero la vita e i loro cari, a cui va ancora oggi il mio più sentito cordoglio. Tra le vittime, tanti bambini e giovani, come gli otto ragazzi e ragazze della Casa dello studente che in questa città erano venute a per prepararsi al futuro”. Così il premier Mario Draghi, all’inaugurazione del Parco della Memoria a L’Aquila, in ricordo delle 309 vittime del sisma del 2009.
“Penso anche a tutti coloro che hanno perso la casa, la sede della propria attività, o i luoghi della propria spensieratezza. Un terremoto – come è accaduto per tutti gli altri che hanno colpito il nostro Paese – è una ferita profonda inferta a una comunità. Noi non possiamo dimenticare. Noi non dobbiamo dimenticare”, le parole del presidente del Consiglio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA