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Ucraina: console Toson, ‘piattaforme logistiche aiuti stanno funzionando molto bene’

Di Redazione |

Roma, 5 mar. “Le piattaforme di raccolta degli aiuti per l’Ucraina stanno funzionando in tutta Italia molto bene. Abbiamo il raccordo sui punti logistici italiani e in più il raccordo veronese della raccolta generale della merce, con spedizione sugli hub specifici in Ucraina. Abbiamo l’altro punto logistico a Gorizia, con 40mila metri quadri di spazi per i furgoncini in arrivo e scarico. Ci sono altri venti camion a disposizione che vanno avanti e indietro per caricare e scaricare la merce verso l’Ucraina”. Il console onorario ucraino per le tre Venezie, Marco Toson, anche presidente di Confindustira Ucraina, parla con l’Adnkronos della complessissima macchina di gestione di arrivi ed aiuti per l’Ucraina che fa capo all’unità di crisi “che abbiamo messo su al consolato ucraino di Padova, che raccorda le regioni del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, del Trentino Alto Adige e dell’Emilia Romagna”.

Delicatissima la gestione degli arrivi: “Il flusso è continuo, sono centinaia di persone. Già sulle strade italiane si vedono colonne di macchine con targa ucraina”. Spesso i casi da gestire sono delicati: “Ieri a Treviso è arrivato un neonato, ricoverato d’urgenza per gravissimi problemi di salute. Stanno arrivando una settantina di bambini dagli orfanatrofi di età che va da 1 anno a 17 anni. Provengono da Konotop e Preluky. Sempre ieri è arrivato un gruppo di sordomuti, uomini che solo per questo handicap sono potuti uscire dall’Ucraina. Erano in 16-18, 4 di loro sono stati trovati dalla polizia chiusi in macchina per trascorrere la notte. Ci hanno avvisati e li abbiamo messi in collegamento con famiglie che hanno dato disponibilità all’accoglienza”. L’accoglienza è solo di ucraini residenti in Italia? “No, sono tantissime le famiglie italiane che hanno messo a disposizione alloggi. Invito chi vuole farlo a contattare il sito hope ukraine per dare la propria disponibilità. Noi abbiamo allertato gli agenti di frontiera in modo da tracciare le persone e poi facciamo il matching con le richieste. Daremo anche dei vademecum alle famiglie in arrivo su come registrarsi, sulle vaccinazioni ed abbiamo dato istruzioni alle polizie locali su come trattare gli sfollati e dove indirizzarli”.

E gli aiuti? “Abbiamo entrate di camion dalla Polonia, dove si stanno prendendo materiali, come gruppi elettrogeni e sistemi di depurazione, per mettere in sicurezza il sistema governativo ucraino. Abbiamo un altro canale aperto per gli ospedali, per il quale abbiamo organizzato cordoni umanitari con passaggi da Kherson e Kharkov. Kherson è stata occupata l’altro giorno, quindi le merci arrivano in Polonia e da li partono i treni scortati dai militari che arrivano ad ospedali e le cliniche. Sempre che questa tregua resista… altrimenti la merce sarà bloccata. Ogni due secondi ci sono cambiamenti in corso d’opera”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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