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Ucraina: Onu, ‘a causa guerra più di 71 milioni di persone nel mondo in povertà’

Di Redazione |

Roma, 7 lug. Il forte aumento dei prezzi del cibo e dell’energia ha portato più di 71 milioni di persone in povertà in tutto il mondo dalla fine di febbraio, quando è iniziata la guerra fra la Russia e l’Ucraina. Lo riferisce il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). In un rapporto pubblicato oggi, l’Onu ha anche avvertito del pericolo di disordini sociali in alcune regioni a causa di sconvolgimenti economici. Secondo Achim Steiner, amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, l’analisi di 159 Paesi in via di sviluppo ha mostrato che i forti aumenti dei prezzi delle materie prime quest’anno hanno colpito parti dell’Africa subsahariana, i Balcani, l’Asia e altre regioni.

“Questa crisi del costo della vita sta precipitando milioni di persone nella povertà e persino nella fame a una velocità vertiginosa”, ha affermato Steiner. “Allo stesso tempo, la minaccia di crescenti disordini sociali cresce ogni giorno”. L’Ucraina è un importante produttore ed esportatore di grano e le sue forniture alimentari sono fondamentali per molti paesi del Medio Oriente e dell’Africa. Ma i porti ucraini del Mar Nero sono stati bloccati dalle truppe russe, il che ha portato a un aumento dei prezzi dei generi alimentari. L’Ucraina e la Russia insieme rappresentano quasi un quarto delle esportazioni mondiali di grano e più della metà delle esportazioni di olio di girasole. Anche i prezzi dell’energia sono aumentati notevolmente a causa dell’incertezza dovuta alla guerra e del taglio della Russia alle esportazioni di petrolio e gas. Prima della guerra, la Russia era il più grande esportatore mondiale di gas naturale e il secondo più grande esportatore di petrolio greggio.

Anche le sanzioni occidentali contro la Russia hanno aumentato la pressione inflazionistica. Tra i paesi più colpiti dall’inflazione, secondo l’agenzia Onu, ci sono Haiti, Argentina, Egitto, Iraq, Turchia, Filippine, Ruanda, Sudan, Kenya, Sri Lanka e Uzbekistan. In paesi come l’Afghanistan, l’Etiopia, il Mali, la Nigeria e lo Yemen, gli effetti dell’inflazione sono ancora maggiori per chi si trova già nella soglia di povertà. Secondo l’Undp, il numero totale di persone che vivono in condizioni di povertà o sulla soglia della povertà è di oltre cinque miliardi, ovvero poco meno del 70 per cento della popolazione mondiale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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