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Valanga sulla Marmolada, 6 morti: proseguono ricerche dispersi

Di Redazione |

Sono continuate nel corso della notte e continuano anche oggi le attività dei soccorritori sul ghiacciaio della Marmolada per cercare eventuali superstiti dopo la valanga di ieri. Le attività notturne non hanno però portato risultati. “Durante la notte c’è stato l’intervento dei droni sul ghiacciaio ma non ha dato esito. Non possiamo ancora sapere quanti sono i dispersi. I parenti delle vittime sono ora a Canazei”, hanno fatto sapere fonti del soccorso alpino di Trento all’Adnkronos.

Sono inoltre in corso le procedure di identificazione delle sei vittime al momento registrate. “Ci risultano tra i morti 3 italiani dal Veneto e un cecoslovacco, stiamo aspettando la conferma formale. Le altre due vittime devono essere ancora identificate. Le salme sono state collocate presso il Palaghiaccio di Canazei”, hanno riferito fonti dei Carabinieri di Trento all’Adnkronos.

Il Soccorso Alpino nel frattempo ha attivato un numero (0461 495272) da chiamare “per segnalare il mancato rientro di amici e familiari da possibili escursioni” durante la giornata di ieri sul ghiacciaio della Marmolada.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in mattinata sarà a Canazei (Trento) dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca. Insieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, alle autorità locali e ai soccorritori verrà fatto il punto della situazione.

La valanga di neve, ghiaccio e roccia nel suo passaggio di circa due chilometri lungo il versante trentino ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano delle cordate. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato intorno alle 13.45. I soccorsi della Protezione civile del Trentino sono scattati immediatamente: sono stati impiegati sei elicotteri, personale del Soccorso alpino e speleologico del Trentino e del Veneto con le unità cinofile, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza provenienti anche dalle vicine province di Bolzano, Belluno e Venezia.

Dopo la bonifica via terra dei soccorritori e delle unità cinofile, vista la situazione pericolosa per la possibilità di distacchi di altre valanghe e per scongiurare il più possibile il pericolo per gli operatori, intorno alle 15.30 è stato fatto intervenire l’elicottero di Trentino Emergenze dotato di Artva a bordo. Sono state emanate ordinanze di divieto di accesso e percorrenza dell’area interessata dalla valanga congiuntamente dai Comuni di Canazei e Rocca Pietore, fino a quando non sarà accertata la natura del distacco con gli opportuni rilievi glaciologici e geologici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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