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Valanga sulla Marmolada, identificati 4 morti. Oggi Draghi a Canazei

Di Redazione |

Sono continuate nel corso della notte e continuano anche oggi le attività dei soccorritori sul ghiacciaio della Marmolada per cercare eventuali superstiti dopo la valanga di ieri. Le attività notturne non hanno però portato risultati. “Durante la notte c’è stato l’intervento dei droni sul ghiacciaio ma non ha dato esito. Non possiamo ancora sapere quanti sono i dispersi. I parenti delle vittime sono ora a Canazei”, hanno fatto sapere fonti del soccorso alpino di Trento all’Adnkronos.

Sono inoltre in corso le procedure di identificazione delle sei vittime al momento registrate. “Ci risultano tra i morti 3 italiani dal Veneto e un cecoslovacco, stiamo aspettando la conferma formale. Le altre due vittime devono essere ancora identificate. Le salme sono state collocate presso il Palaghiaccio di Canazei”, hanno riferito fonti dei Carabinieri di Trento all’Adnkronos.

Il Soccorso Alpino nel frattempo ha attivato un numero (0461 495272) da chiamare “per segnalare il mancato rientro di amici e familiari da possibili escursioni” durante la giornata di ieri sul ghiacciaio della Marmolada.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in mattinata sarà a Canazei (Trento) dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca. Insieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, alle autorità locali e ai soccorritori verrà fatto il punto della situazione.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime della tragedia della Marmolada, riconoscenza ai soccorritori e vicinanza alle comunità locali. Lo rende noto il Quirinale in un comunicato.

“La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della #Marmolada è scesa da una velocità di 300 chilometri l’ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l’area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un’altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell’equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza. Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un’altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l’ora”. Lo ha scritto su Facebook il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti in merito al crollo del ghiacciaio della Marmolada avvenuto ieri sera.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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