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Vincite al gioco e tasse: guida alla regolamentazione fiscale

Di Redazione |

Milano, 20/12/2021 – Sono sempre di più gli appassionati del mondo del gambling che preferiscono giocare online collegandosi con il proprio smartphone piuttosto che recarsi nelle sale scommesse o nei casino.

Ad ogni vincita conseguita, non è solo il giocatore a guadagnarci, ma è anche lo Stato, che in Italia detiene il monopolio sul gioco. Vincite e tasse camminano di pari passo, perché la legislatura italiana prevede che vengano applicate delle tasse sulle vincite.

Quante tasse si pagano per ogni vincita online?

La tassazione di giochi online segue un preciso sistema. I giochi più famosi sono Casinò, Gratta e Vinci e Lotto: ad esempio, nel Gratta e Vinci, la tassa che viene applicata corrisponde al 12% della somma vinta, nel caso in cui la vincita superi i 500€; nel gioco del lotto, invece, anche se il vincitore ha vinto più di 500€, la tassazione sulla vincita è più bassa, ossia dell’8%. Per quanto riguarda il casinò online, la percentuale sale di parecchio, toccando il 20%. Se un utente, ad esempio, vince 2.000€, gli verranno trattenuti 400€ di tasse, potendo intascarne solo 1.600€.

Va specificato che non è necessario dichiarare le vincite ottenute dai casinò online in fase di Dichiarazione dei Redditi. Il motivo è molto semplice: le eventuali vincite provenienti da siti web regolarmente autorizzati dall’ADM ad esercitare il gioco online, corrispondono a del denaro che viene già tassato ancor prima di finire nel conto corrente del vincitore. In questo modo, lo Stato si assicura la mancanza di evasione fiscale e anche il giocatore eviterà l’incombenza di dover comunicare la vincita.

Un accorgimento a cui deve prestare attenzione il giocatore è quello di conservare le ricevute delle vincite del gioco online e del relativo incasso. L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe contattare l’utente per chiarire la natura di eventuali spese esose sostenute di recente dal giocatore. Per giustificare queste uscite di alto valore economico, che potrebbero risultare sospette in rapporto al reddito medio annuo del contribuente, è sufficiente essere pronti a mostrare le ricevute ed evitare di subire sanzioni salate o, addirittura, di venire accusati di essere un evasore fiscale.

La tassazione delle vincite ai giochi online

Secondo le normative attualmente vigenti in materia di riscossione dei premi, i fortunati vincitori di lotterie e slot machine devono fare i conti con il pagamento delle imposte statali e del massimale sulle vincite.

La tassa sulle vincite per le videolottery, per le lotterie nazionali a estrazione istantanea come i Gratta & Vinci e per i giochi numerici a totalizzatore come il Superenalotto, dipende dall’entità della somma vinta. L’ammontare delle percentuali dovute, dunque, viene calcolato in base alla quantità di denaro vinto. Il decreto sulla legge fiscale in vigore dal maggio 2020 parla di “prelievo progressivo”, ossia la tassa a scaglioni sulle vincite emanata in sostituzione della tassazione fissa al 12% sulle vincite superiori a 500€, conosciuta come flat tax. In sostanza, chi vince più denaro, paga di più al fisco italiano.

Sono cinque le aliquote applicate, che vanno dal 15% al 25% di prelievo trattenuto e scaglionato:

• il 15% per vincite tra 500€ e 1.000€;

• il 18% per vincite tra 1.000€ e 10.000€;

• il 21% per vincite tra 10.000€ e 50.000€;

• il 23% per vincite tra 50.000€ e 10 milioni di euro;

• il 25% per vincite oltre i 10 milioni.

Non verrà detratta alcuna percentuale sulle vincite fino a 500€.

Nel settore dei casino online, la regolamentazione ADM prevede che il prelievo venga calcolato sulla base del PREU, il Prelievo Erariale Unico: la tassazione ammonta al 6,75% per le videolottery e al 19,75% per le slot machines.

Per informazioni:

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