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Welfare aziendale, la (ri)scoperta dell’epoca post Covid. Aumenta l’interesse delle aziende e l’attenzione ai dipendenti

Di Redazione |

(Roma 27 luglio 2021) – Secondo lo studio di Semrush, aumentano del 400% le ricerche su cosa sia il welfare aziendale e del 200% su come attivarlo. TreCuori il portale con il maggior incremento (+5.800%). L’Avvocato Zanon, padre della Welfare Terapia, spiega il perché di questo incremento

Tra le domande digitate sui motori di ricerca che hanno registrato il maggior incremento figura “come funziona welfare aziendale”, a +400%. Un desiderio di approfondire l’argomento che, per circa un utente su 2, si traduce in un desiderio di passare all’azione, con “come attivare il welfare aziendale” in crescita del 200%, aumentando nell’ultimo trimestre di 3 volte rispetto al precedente e, soprattutto, le ricerche per “portale welfare aziendale” a +1.600%.

“Parallelamente a questi dati, abbiamo riscontrato in calo le ricerche legate alla spesa per il welfare, come quelle circa la sua deducibilità dalle tasse (-67%), la sua contabilizzazione (-86%) o i limiti di spesa (-90%). Questo significa che chi attiva azioni di welfare aziendale lo fa mettendo il benessere dei propri collaboratori al primo posto” spiega Fernando Angulo, Responsabile della comunicazione di Semrush.

Un segnale positivo che potrebbe far ben sperare in un’accelerazione della ripresa economica e in un significativo miglioramento anche nel mondo del lavoro. “Finalmente gli imprenditori iniziano a guardare al welfare aziendale non più soltanto come ad un qualcosa che consenta di pagare meno tasse, ma come ad uno strumento utile ad incrementare la produttività aziendale, ma anche per creare un senso di appartenenza aziendale, invogliando i migliori talenti a farne parte e a restarvi per molto tempo” spiega l’Avvocato Riccardo Zanon, consulente aziendale e padre della Welfare Terapia, approccio che dà anche il nome al suo ultimo libro.

Zanon da tempo sostiene l’importanza di mettere al centro il benessere di dipendenti e collaboratori, soprattutto in epoca post Covid. I lavoratori hanno bisogno di sentirsi sicuri e protetti, soprattutto quando chiediamo loro di tornare a lavorare in ufficio o a contatto con estranei. In questo modo si alleggerisce il carico di stress e di paure che affliggono migliaia di persone, inficiando negativamente sulle loro performance lavorative.

“A volte basta davvero poco per fare la differenza, come, ad esempio, l’attivazione di navette che consentano ai propri dipendenti di non prendere i mezzi pubblici, buoni per giornate presso centri termali convenzionati o voucher per l’acquisto di beni e servizi che possono essere importanti per la quotidianità o a sostegno della genitorialità” conclude l’Avvocato Zanon.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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