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Omicidio Saman, al via processo d’appello. Il padre: “Non l’ho uccisa”

Di Redazione |

Bologna, 26 feb. Al via oggi il processo d’appello per l’omicidio di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane uccisa a Novellara la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Di fronte alla Corte d’Assise d’Appello di Bologna, il padre della vittima, Shabbar, e la madre Nazia Shaheen, condannata all’ergastolo in primo grado insieme al marito ed estradata in Italia ad agosto scorso. I genitori sono ritenuti i mandanti del delitto.

Prevista in aula anche la presenza dello zio Danish Hasnain, condannato a 14 anni. In tribunale sono arrivati anche i cugini della giovane, entrambi assolti in primo grado.

Richiesta, in questa nuova fase processuale, una perizia per comparare l’oggetto che Shabbar Abbas aveva in mano mentre le telecamere di videosorveglianza lo riprendevano di ritorno dopo l’uscita da casa di Saman, a mezzanotte. Non lo zainetto della figlia, come detto dall’imputato, ma “una busta che si porta in un certo modo”, spiega l’avvocato Foti. “Abbiamo allegato ai nostri motivi nuovi una consulenza tecnico-informatica che arriva a certe conclusioni, sostenendo la richiesta di perizia. La comparazione – aggiunge – è stata effettuata e si tratta di due cose diverse”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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