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Omicidio Senago: pm, ‘no riscontri su ipotesi complici, lui ossessionato da pulizia’

Di Redazione |

Milano, 7 giu. Un “maniaco” della pulizia, ossessionato dall’ordine. E’ questo un altro aspetto che emerge dalle indagini su Alessandro Impagnatiello, il 30enne barman arrestato per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Con il passare delle ore il quadro su quanto accaduto nell’appartamento di via Novella a Senago, comune alle porte di Milano, la sera di sabato 27 maggio appare sempre più chiaro e la confessione prende forma anche nei riscontri tecnico-scientifici.

L’uomo ha ammazzato la compagna nel salone, dove il luminol ha rilevato le tracce di sangue più evidenti, quindi una volta uccisa ha adagiato il corpo nella vasca da bagno dove ha tentato di darle fuoco con dell’alcol. La ricerca via web ‘ceramica bruciata vasca da bagno’ fatta il sabato sera alle ore 19, circa un’ora prima del delitto, è un elemento che indica, a dire della procura, la premeditazione. Quell'”ossessione” per la pulizia il 30enne l’avrebbe messa in atto ripulendo le scale, alcuni raccontano di aver sentito rumori sordi che avvalorano l’ipotesi che l’abbia trascinata da solo, quindi avrebbe lustrato l’appartamento da cima a fondo. Una “cura maniacale” che è balzata agli occhi dei carabinieri che sono entrati in casa alla ricerca di tracce e del coltello usato per uccidere Giulia.

Elementi che, insieme ai tempi, sembrano escludere l’ipotesi che qualcuno abbia potuto aiutarlo. “L’omicidio l’ha fatto tutto da solo e sul resto, ossia l’ipotesi che qualcuno possa averlo aiutato a nascondere il corpo o a ripulire non ci sono elementi, nessun riscontro. Possiamo dire che il caso è chiuso” fanno sapere dalla procura.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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