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“Qualcuno ha condiviso un file con te”: Kaspersky mette in guardia sulle notifiche legittime di SharePoint sfruttate per il phishing

Di Redazione |

Milano, 23 marzo 2023. Nel tentativo di ottenere le credenziali aziendali, i criminali informatici nascondono i link di phishing in un file su un server SharePoint violato e li distribuiscono attraverso un meccanismo di notifica tradizionale. Queste e-mail riescono a eludere più facilmente i filtri antispam e sembrano più credibili, soprattutto se l’azienda utilizza questo servizio. Recentemente, gli esperti di Kaspersky hanno rilevato più di 1.600 notifiche dannose con potenziali vittime in Europa, Nord America e altre ragioni. Sebbene la portata degli attacchi non sia ancora massiccia, le aziende dovrebbero essere consapevoli del nuovo meccanismo e mitigare i rischi in anticipo.

Questo sistema di notifiche legittime fa in modo che anche i dipendenti più esperti in ambito tecnologico abbassino la guardia: vengono, infatti, inviate a nome dei servizi di un’azienda reale e non suscitano dubbi, soprattutto se solitamente si utilizza SharePoint.

Come funziona il phishing attraverso le notifiche di Sharepoint

Un dipendente riceve una notifica standard di SharePoint in cui gli viene comunicato che qualcuno ha condiviso con lui un file OneNote. Si tratta di un’e-mail del tutto legittima, che può aggirare il filtro antispam più facilmente di un link di phishing nascosto in un server SharePoint.

Un dipendente clicca il link che apre il file OneNote menzionato, ma il testo della notifica contiene un’altra “comunicazione” con un’icona enorme relativa a un diverso tipo di file (ad esempio PDF) e un link di phishing standard.

Questo link di phishing conduce a un sito web che simula la pagina di login di Microsoft OneDrive. I criminali informatici lo utilizzano per rubare le credenziali di vari account e-mail, come Yahoo!, AOL, Outlook, Office 365 e altri.

Come le aziende possono limitare i rischi legati a questo tipo di phishing

Nonostante queste e-mail di phishing siano convincenti, è possibile distinguerle grazie a una serie di red flag che possono essere mostrati ai dipendenti.

“Prima di tutto, il file è sconosciuto, così come il mittente. Generalmente i colleghi non condividono documenti senza un’introduzione. Inoltre, ci sono altri segnali: un link al file OneNote all’interno della notifica e un file PDF che appare sul server all’improvviso. Peraltro, il link per il download porta a un sito di terze parti, il cui indirizzo web non è collegato all’organizzazione della vittima o al server SharePoint. Il sito di phishing imita la pagina di login di OneDrive, un altro servizio Microsoft non collegato a SharePoint. Per essere sicuri, è necessario prestare attenzione a tutte le e-mail sospette e verificare la presenza di tali incongruenze”, ha spiegato Roman Dedenok, Spam Analysis Expert di Kaspersky.

Per essere sempre protetti dalle tecniche di phishing che colpiscono piccole, medie e grandi imprese, Kaspersky consiglia di:COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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