**Quirinale: asse Letta-Conte, Capo stato eletto da una parte grave ferita**
Roma, 14 dic. Uno stop coordinato alle 'tentazioni' di eleggere il prossimo capo dello Stato a maggioranza semplice. Enrico Letta e Giuseppe Conte fanno asse, parlando alla presentazione di un libro alla Camera, in vista dell'elezione del presidente della Repubblica. Si rifanno a un metodo, non fanno nomi. Uno in campo però c'è, ovvero Silvio Berlusconi. Dice il segretario Pd: "Io lo dico più netto che posso: l'elezione di un presidente della Repubblica con 505 voti, modello Leone, sarebbe una grave ferita istituzionale al Paese. Chi si assume la responsabilità di portare avanti un simile progetto fa un grande danno".
Il metodo, concordano Letta e Conte, è quello di una personalità condivisa dalla più ampia maggioranza. Fdi compresa. "Dopo la legge di bilancio ci confronteremo" sul Quirinale, "l'ho detto io di aprire a tutti i gruppi parlamentari, anche a quelli di opposizione, anche a Fdi. E' giusto che una decisione di questo tipo cerchi di essere quanto più ampiamente condivisa". Letta apprezza: "Le parole del presidente Conte sono state di grande responsabilità e le apprezzo molto. Credo che insieme cercheremo di fare di tutto perché prevalga un atteggiamento di responsabilità tra le forze politiche". Insiste il segretario dem: "Chi tenta l'operazione alla Leone non ha capito in che tempo è il nostro Paese, cosa stiamo vivendo e quali sono gli atti di responsabilità che le forze politiche devono assumersi".
E Conte non esclude che l'iniziativa per un nome condiviso potrebbe essere assunta da M5S e Pd. "Partire dal presupposto che ci sia un gruppo parlamentare o uno schieramento che debba avere il primato nel fare un nominativo, non è corretto. Confrontiamoci insieme, valutiamo quali sono le differenti sensibilità e cerchiamo di raggiungere un risultato che sia il più ampio e condiviso, partendo anche da affinità sperimentate", ha proseguito l'ex premier. Una proposta comune M5S-Pd sul nome del prossimo Capo dello Stato? "Non lo escludo affatto", risponde Conte, "sicuramente ci misureremo e cercheremo prima di valutare la modalità migliore".