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**Scuola: Save the children, in Italia milioni di bambini esclusi per conseguenze pandemia** (2)
“Anche in Italia il rischio per l’educazione è altissimo, soprattutto per le bambine e i bambini che hanno maggiormente subito le conseguenze della crisi socioeconomica causata dal Covid. La scuola deve essere la priorità di questa ripartenza e l’istruzione non può più essere messa in secondo piano: i governi di tutti i Paesi devono mettere in campo tutti gli sforzi possibili per assicurare il ritorno a scuola in sicurezza di tutti i bambini e le bambine. La comunità internazionale deve fornire gli aiuti necessari ad adottare misure adeguate perché a tutti i bambini e le bambine siano garantite eque opportunità di apprendimento e di benessere”, afferma Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia, sottolineando anche la condizione degli studenti nel nostro Paese
Circa un anno e mezzo di scuola a distanza e di chiusure a singhiozzi per la maggior parte degli studenti nel nostro Paese ha avuto gravi ripercussioni in particolare sull’apprendimento. Il peggioramento delle competenze ha colpito tutti gli alunni, con particolari differenziazioni a livello di ciclo scolastico e di localizzazione geografica. “I dati Invalsi certificano che a pagare maggiormente il prezzo della crisi sono stati gli adolescenti, per i quali la didattica a distanza è stata considerata sin da subito un’alternativa efficace. E’ necessario ora porre rimedio e investire risorse, energie e impegno per assicurare a questi studenti tutto il sostegno necessario per la ripresa dell’anno scolastico, non solo in termini di sicurezza degli ambienti, ma anche di concreto sostegno all’apprendimento e supporto per il benessere psicofisico, così seriamente compromesso durante l’ultimo anno e mezzo.”, spiega Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA