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**Siccità: Bazzana (Coldiretti), ‘urgente avviare cantieri 10mila invasi’**

Di Redazione |

Roma, 24 feb. Nel nostro Paese, viene trattenuta solo l’11% dell’acqua piovana ma “se avessimo gli invasi potremmo mettere da parte un bel po’ d’acqua, la soluzione al problema della siccità è quella”. Ne è convinto Lorenzo Bazzana, agronomo e responsabile economico di Coldiretti, interpellato dall’Adnkronos sull’emergenza siccità, tema che sarà discusso il 1° marzo dal governo nel primo incontro interministeriale che sarà presieduto dal premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. “Il vero tema è trattenere l’acqua che viene dal cielo, – prosegue Bazzana – senza invasi infatti non risolviamo neanche un altro problema legato al dissesto idrogeologico che fa disastri e alle volte, purtroppo, anche vittime perché ogni volta che arriva la bomba d’acqua si verificano gravi danni all’ambiente e alle persone. Serve una corretta gestione degli alvei dei fiumi e delle fognature anche evitando di cementificare il territorio in modo che l’acqua venga incanalata verso le strutture di accumulo”.

“Il progetto dei 10mila invasi (laghetti, cave dismesse) di Coldiretti e Anbi risolviamo dunque il problema della carenza di acqua ma anche dell’eccesso di acqua. Manca la cantierabilità però, nel Pnrr ci sono risorse e abbiamo chiesto che vengano aumentati i fondi dedicati a tale scopo in modo da realizzare oltre al sistema dei laghetti anche una rete logistica e varie infrastrutture con la collaborazione degli enti locali. Prima partiamo e prima risolviamo il problema” conclude Bazzana. Si tratta di un piano di 10.000 invasi medio-piccoli e multifunzionali da realizzare entro il 2030, in zone collinari e di pianura.

“In Italia generalmente cadono dai 700 ai 900 millimetri di precipitazioni, a seconda dei territori, il problema – sottolinea Bazzana – è che non sono distribuiti come nel passato: se prima la distribuzione nei diversi periodi era più omogenea oggi noi viviamo tre o quattro mesi di siccità, poi in due o tre giorni, o peggio ancora in poche ore, si rovescia l’acqua di tre o quattro mesi. E accade anche che poi ci sia di nuovo un periodo di siccità.Il problema è che abbiamo bisogno di acqua in maniera continuativa per i campi”. Quanto a desalinizzare l’acqua del mare “può avere un senso per le località costiere, – risponde Bazzana – soprattutto per uso potabili ma non si può trasportare altrove”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA