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Ucraina: Draghi, 60mila profughi e chissà quanti dopo, Italia pronta ad accoglienza (2)
“La decisione fondamentale che il governo ha preso è quella di ascoltare gli italiani, la disponibilità, l’entusiasmo, l’accoglienza, la loro bontà. Il sostegno all’accoglienza non mancherà”, si dice convinto il premier.
“Certamente all’organizzazione della Protezione Civile e tutto il lavoro che viene fatto anche a livello regionale non sfugge la complessità, infatti ci sono programmi speciali per i minori, programmi speciali per le donne, diversi rispetto a” chi arriva “da altri punti”.
A chi gli domanda se siano in previsione aiuti diretti alle famiglie ucraine che in Italia accolgono profughi in arrivo dai territori in guerra, “no, al momento non è previsto – risponde Draghi – Oggi passa tutto attraverso l’organizzazione centrale, che è la Protezione Civile, il Mef, il ministero dell’Interno, e tutto sembra funzionare”. Importante si è poi dimostrato “il lavoro con il terzo settore”, sin dal principio “si è rilevato fondamentale – rimarca il premier -, si tratta del resto di affrontare un problema complesso, di inserimento di donne, di minori, di integrazione, bisogna lavorare tutti insieme”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA