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Visibilia: piccoli azionisti, ‘cda a fianco di Kunz, in semestrale 2023 valori falsi’

Di Redazione |

Milano, 26 set. “L’interpretazione dei dati risultanti dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 e dalla situazione patrimoniale al 31 giugno 2023 non è di fatto possibile a meno di non rinunciare ad ogni verifica in concreto. Né il tribunale né le parti possono fare un esercizio di fede, non basta più indicare numeri, ma occorre provare la veridicità degli stessi in conformità con lo scopo della presente procedura, che è stata avviata dagli azionisti di minoranza proprio perché i ‘numeri’ che per tanti anni sono stati forniti si sono poi rivelati radicalmente falsi”. Lo sostiene l’avvocato Antonio Piantadosi che tutela gli interessi dei piccoli azionisti di Visibilia Editore, gruppo fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, nelle osservazioni depositate in tribunale, Sezione specializzata in materia di imprese, in vista dell’udienza di giovedì 28 settembre davanti al giudice Amina Simonetti.

Per il legale “È del tutto evidente che i nuovi amministratori, sottoponendo all’assemblea la relazione illustrativa sottoscritta dal precedente presidente del cda Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena (compagno della Santanché, ndr), ne hanno assunto la paternità e la responsabilità, al pari dei soci che hanno approvato il bilancio”. Non solo: il nuovo consiglio di amministrazione non avrebbe saputo ‘vigiliare’ sulla presidenza di Luca Ruffino, morto suicida il 5 agosto scorso, non accorgendosi degli acquisti poi non comunicati alla Consob. “Gli amministratori tacciono”, ma dimenticano che Ruffino “era presidente del cda sino al mese di agosto e che sia gli altri amministratori che il collegio sindacale avrebbero dovuto vigilare sulle irregolari acquisizioni di azioni. Rientra sicuramente nei loro compiti verificare che il mercato non venga turbato proprio dalla condotta dei singoli componenti dell’organo gestorio” si rimarca nel documento.

“Quanto all’attualità delle irregolarità denunciate va sottolineato ancora una volta come i nuovi amministratori non si siano affatto prodigati per eliminare le stesse; anzi con riferimento alle irregolarità contabili le stanno protraendo – a questo punto scientemente -, continuando ad indicare nel bilancio al 31 dicembre 2022 e nella semestrale 2023 valori non veritieri, su tutti quelli relativi alle immobilizzazioni immateriali. A ciò si aggiungono le ulteriori irregolarità di gestione” e per questo si insiste perché il collegio ordini l’ispezione e “riscontrate le gravi irregolari denunziate” disponga “la revoca degli amministratori e dei sindaci, nominando un amministratore giudiziario, determinandone la durata ed i poteri, ivi compreso l’avvio delle azioni di responsabilità verso gli amministratori e i sindaci”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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