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Agrigento capitale della cultura, il sindaco Miccichè: «Nel nostro progetto anche l’accoglienza»

E il presidente della Regione Renato Schifani: «Tutta la Sicilia fa il tifo per voi»

Di Redazione |

«Nel nostro dossier c’è tutta la nostra provincia, e lo dico in relazione ai fatti di queste ore. L’accoglienza e l’integrazione e il dialogo sono fondamentali. Accogliere l’altro è esercizio di relazione»

«Tutta la Sicilia sostiene e fa il tifo affinché Agrigento possa essere scelta e proclamata città Capitale della Cultura 2025. Domani a Roma il sindaco Francesco Miccichè sarà davanti alla commissione di valutazione per illustrare la candidatura ed i progetti della sua città, l’unica Siciliana in corsa per il titolo».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. «La grandezza e la magnificenza della Valle dei templi, patrimonio mondiale dell’umanità, e le bellezze dell’intero territorio agrigentino sono riconosciuti a livello internazionale – aggiunge Schifani -. Se dovesse arrivare a fine mese questo titolo, il governo regionale sarà di supporto affinché Agrigento possa ulteriormente mettersi in mostra”.

Oltre alla città della Valle dei templi, le città in lizza sono Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto.

«È una straordinaria occasione – sottolinea Elvira Amata, assessore regionale del Turismo – e la giunta comunale, guidata dal sindaco Miccichè con l’assessore alla cultura e al turismo Costantino Ciulla, sta profondendo le migliori energie per la conquista dell’importante riconoscimento che sarà attribuito dalla commissione presieduta da Davide Desario, anche in considerazione del fatto che Agrigento ha tutti i titoli per vincere, ma anche un ottimo progetto sottoposto alla giuria».

LA POLEMICA. Intanto è polemica su alcune frasi attribuite dal Fatto quotidiano a Vittoria Sgarbi secondo cui la favorita sarebbe Orvieto per una asserita motivazione di carattere politico.

«Ma quale cazzo di Agrigento? Credo che all’80% vincerà l’Umbria, perché è una regione che non ha ancora avuto la capitale. Avendo sempre vinto città di centrosinistra, visto il ministro (Gennaro Sangiuliano, ndr) per come lo conosco, sarà una città di centrodestra a vincere. Hanno rotto il cxxxo (quelli di sinistra, ndr): hanno fatto vincere Pesaro invece di Ascoli e Vicenza… Mi deve spiegare perché la sinistra deve avere tutte le capitali della cultura. È evidente che conoscendo Sangiuliano, non sarà questo il metodo” avrebbe detto il critico d’arte e sottosegretario.

Frasi stigmatizzate dal deputato agrigentino Giovanna Iacono: «Queste frasi non sono opera di un commentatore qualunque dei social, ma sono parole del sottosegretario del Ministero alla Cultura (che cura l’assegnazione del ruolo di Capitale della Cultura) Vittorio Sgarbi, riportate dal Fatto Quotidiano stamattina e che non mi risulta siano state smentite. Sorvolo sulle volgarità tipiche del personaggio: andiamo al merito. Attendiamo chiarezza dal ministro Sangiuliano, affinché giustifichi le parole del suo sottosegretario e soprattutto quale sia il “metodo” con cui si assegna il ruolo di capitale della Cultura italiana. E’ chiaro che, se dovesse aggiudicarsi questo titolo la città di Orvieto, presenterò una interrogazione al Ministero affinché fornisca spieghi cosa è accaduto e perché, uno storico esponente del Centrodestra si ritenga libero sulla stampa di dire che la competizione risenta dell’origine politica dei partecipanti e non si valuti nel concreto la proposta avanzata dal comitato proponente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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