L’appuntamento è per le 11,30 quando al ministero della Cultura si svolgerà la cerimonia di proclamazione della città vincitrice del titolo di Capitale italiana della Cultura 2025, con il ministrodella Cultura Sangiuliano. Agrigento è tra le dieci città candidate.

Nella delegazione siciliana c’è ottimismo dopo l’audizione da parte della giuria del ministero della Cultura. Ad illustrare il dossier della candidatura sono stati il sindaco Franco Miccichè, il progettista Roberto Albergoni, il presidente del Consorzio Universitario, Antonino Mangiacavallo. Dopo di loro hanno relazionato Teresa Fiore, docente Montclaire università del New Jersey, Margherita Orlando, coordinatrice progetto archeologia pubblica Agrigento/Tunisi, Florinda Saieva, fondatrice Farm Cultural Park Favara e il Presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.

All’audizione sono intervenuti anche l’assessore alla Cultura, Costantino Ciulla, il docente università Bocconi, Pasquale Seddio, e il direttore generale Coopculture Letizia Casuccio. In delegazione anche il presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano, Marco Magnifico che, a causa dello slittamento della prima audizione, prevista per il 20 marzo scorso, non ha potuto partecipare, ma ha affidato al primo cittadino una testimonianza per essere consegnata ai giurati: «Agrigento – afferma Magnifico – ha bisogno di essere Capitale Italiana della cultura per poter raccontare con forza e con orgoglio alla Nazione e all’Europa questa sua fulgida storia ancora in parte offuscata da una narrazione erroneamente legata ad un oscuro passato le cui infide braci hanno bisogno di segnali forti per spegnersi del tutto». Per il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè: «È stato apprezzato il lavoro che abbiamo fatto in questo anno e mezzo. Tutti i relatori sono stati competenti ed abbastanza chiari. Agrigento ce l’ha può fare».

Oltre ad Agrigento, le città in lizza sono Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA