il caso
Agrigento, Schifani mette su una commissione per vigilare sui lavori della rete idrica finita sotto inchiesta
E l'assemblea dei sindaci ha accolto le dimissioni del CdA di Aica
L’assemblea dei sindaci ha accolto stamane le dimissioni del CdA di Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico in provincia di Agrigento. C’è stata una astensione e il voto contrario del sindaco di Favara, Antonio Palumbo.
Ma intanto tiene ancora banco la questione della rete idrica di Agrigento, il cui appalto, secondo la Procura di Agrigento che ha messo sotto indagine tredici persone, sarebbe stato truccato.
«Mi spiace molto che i lavori nella rete idrica di Agrigento siano fermi, noi abbiamo stanziato un’anticipazione di 10 milioni – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani -. Senza entrare nell’indagine della Procura, ho costituito una piccola commissione per verificare se i lavori stanno andando avanti e come. Nessuna preclusione per chi ha l’appalto, questa è una materia di competenza della magistratura. Ma la nostra attenzione sui lavori è rigorosa, dobbiamo capire quale sia situazione operativa degli appalti».
I lavori sulla rete idrica di Agrigento sono finiti in una indagine della Procura di Agrigento su appalti e mazzette per diversi lavori; tra gli indagati c’è anche l’ex assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, accusato di avere promosso e diretto in concorso un’organizzazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e alla corruzione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA