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Aica, solo 11 comuni su 33 virtuosi

Del prestito di 10 milioni di euro dalla Regione per avviare l'attività gestionale, solo 13 enti locali hanno presentato le istanze di erogazione delle somme

Di Gaetano Ravanà |

La Regione Sicilia, come è noto, ha prestato 10 milioni di euro all’Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini, al fine di consentirne l’inizio delle attività di gestione. In cinque anni saranno i Comuni consorziati a restituire il prestito alla Regione. Ebbene, finora solo 13 Comuni, sui 33 consorziati, hanno presentato le istanze di erogazione delle somme. Si tratta di Agrigento, Caltabellotta, Campobello di Licata, Castrofilippo, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, Raffadali, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana, e San Biagio Platani. E dei 13 solo 10 hanno provveduto ad effettuare il trasferimento delle somme ad Aica, ovvero mancano all’appello Montallegro, Raffadali e Siculiana. L’Aica ha ricevuto al momento esattamente 2 milioni 365mila e 132 euro, a fronte del prestito di 10 milioni di euro. I Comuni di Sciacca e Favara hanno già adottato le delibere del Consiglio comunale di approvazione del piano di rientro così come previsto dalla legge regionale. Però non hanno ancora provveduto di conseguenza. Il presidente dell’Assemblea dell’Aica, ossia il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha invitato i Comuni inadempienti a procedere, altrimenti, come già diffidato dalla Regione, saranno disimpegnate le somme.

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