serie D
Akragas, quasi tutto è perduto ma non tutto è perduto
Domenica arriva il Sant'Agata: se si vince si riapre la corsa ai play out. In caso contrario è finita per davvero
Tre punti nelle ultime dieci partite e otto sconfitte delle quali quattro consecutive. Il disastro epocale dell’Akragas prosegue – Deni ha mollato, ma c’erano anche altri che avrebbero dovuto e dovrebbero farsi da parte – e incredibilmente se quasi tutto è perduto non tutto è ancora perduto.
Nonostante la quarta sconfitta consecutiva (3 a 1) con la Scafatese – ma l’Akragas però se l’è giocata – i biancazzurri restano incredibilmente ancora in corsa per un miracoloso posto nei play out. Domenica arriva infatti il Sant’Agata penultimo a +4 dall’Akragas. La vittoria è d’obbligo.
Per la squadra di Favarin è insomma l’ultima chiamata: se vince va a meno uno dai messinese con il Licata (che è a +5) che gioca contro la Reggina. Se le cose vanno come sperano i tifosi agrigentini il film horror potrebbe diventare un film emozionante.
Certo resta l’amaro in bocca perché la peggiore Akragas della storia recente con un po’ più di competenza poteva benissimo salvarsi in una serie D dal tasso tecnico davvero scadente. Ma questo è il senno di poi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA