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Appalti truccati ad Agrigento, si accendono i fari dell’Antimafia regionale

La commissione acquisirà gli atti relativi all'inchiesta che ha visto anche il coinvolgimento dell'ex assessore regionale Roberto Di Mauro

Di Redazione |

Il presidente della commissione Antimafia, Antonello Cracolici, acquisirà gli atti relativi all’inchiesta sugli appalti relativi alla provincia di Agrigento che riguarda il deputato regionale ed ex assessore all’energia e industria siciliana Roberto Di Mauro e i suoi collaboratori, per promuovere un’indagine da parte della commissione Antimafia e anticorruzione all’Ars.

Intanto nel pomeriggio del 22 maggio è in programma il conferimento degli incarichi ai consulenti tecnici nominati dalla Procura che dovranno esaminare i cellulari e i supporti informatici sequestrati agli indagati e dai quali saranno estratte le copie forensi.

«Riponendo sempre illimitata fiducia nell’operato della magistratura a tutela della legalità e della convivenza civile», il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, auspica che le indagini in corso su tangenti e appalti con 14 persone indagate dalla Procura «non pregiudichino la realizzazione dei lavori relativi alla ristrutturazione della rete idrica», un’opera essenziale, attesa da decenni, strumento chiave per risolvere la crisi che attanaglia la città». Ed «esprime inoltre rammarico per le ombre che potrebbero offuscare un’opera che rappresenta il riscatto di una popolazione sottoposta ad enormi sacrifici e che ha riposto le proprie speranze nelle istituzioni pubbliche». Miccichè fa appello a tutti gli organi competenti «affinché sia garantito il risultato nel rispetto della legalità e dell’interesse pubblico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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