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Il vicepresidente dell’Anci Sicilia, Lillo Firetto: “Distribuire subito i buoni spesa alle famiglie povere”

Di Gaetano Ravanà |

«I Comuni saranno rifinanziati con 400 milioni per i buoni spesa alle famiglie indigenti”. Lillo Firetto, vice presidente Anci Sicilia dichiara: “È una delle misure urgenti che come Anci abbiamo chiesto al Governo e di cui esistono già delle proposte di emendamento in Senato. La crisi economica fa aumentare i nuovi poveri, soprattutto famiglie con bambini ancora in tenera età. Ad essere maggiormente colpite sono tante persone in età lavorativa. È necessario offrire in tempi rapidi ogni forma di aiuto per sostenere chi si trova in grande difficoltà.» 

Firetto interviene anche per sottolineare che non c’è stato alcun rischio di perdere le risorse di Terzo Pilastro, come invece erroneamente affermato dall’amministrazione comunale in carica ad Agrigento. «Non c’era alcun bando e alcuna scadenza – puntualizza -. I fondi per il sostegno alle famiglie in situazioni di disagio sono sempre stati salvi. La campagna elettorale è finita, siamo in piena emergenza ed è tempo di lavorare e non di gettare ombre sull’operato della mia amministrazione. Notizie false o illazioni alimentano un clima di veleni che non giova ai cittadini. La Fondazione Terzo Pilastro Internazionale aveva messo a disposizione centomila euro per buoni spesa da destinare alle famiglie più disagiate. La mia Giunta nel mese di agosto aveva deliberato l’accettazione delle somme donate dalla Fondazione da distribuire in buoni acquisto di beni di prima necessità secondo gli stessi criteri di massima trasparenza che erano stati imposti per l’utilizzo dei fondi ministeriali e regionali finalizzati allo scopo. Ma la generosa donazione non rispondeva ad alcun bando, ad alcun avviso o concorso, quindi non c’era nulla che potesse andare perduto. La donazione era frutto delle relazioni di stima e di collaborazione intessuti con il presidente della Fondazione, il professore avvocato Emmanuele Francesco Maria Emanuele, “Ambasciatore” della Città dei Templi, uomo di grande valore e di grande visione di cui mi onoro di essere amico. Avevamo trascorso giorni di grande crisi e già stavano emergendo nuove povertà: poter contare sulla vicinanza e la generosità di Terzo Pilastro ci era stato di grande conforto. Poi la convenzione, firmata dal dirigente, era tornata controfirmata dal Presidente il Terzo Pilastro a fine settembre. Mancavano pochi giorni al voto e una distribuzione di fondi da parte del Comune sarebbe stata disdicevole dal punto di vista etico e forse si sarebbe configurato anche un vantaggio politico illecito. Nei termini delle regole di anticorruzione e trasparenza che ci siamo dati in cinque anni, abbiamo deciso di sospendere. I contatti con Terzo Pilastro sono ripresi i primi giorni dopo le elezioni e subito è stato indicato il contatto con il dirigente che aveva seguito dall’inizio l’intera vicenda. Spesso ricorrono le parole “si stavano perdendo fondi per..” nella comunicazione della nuova Giunta: da un lato offende, perché, come già detto in altra occasione, l’amministrazione in carica, al contrario di quanto a me accaduto, s’è trovata già un gran lavoro svolto e una serie di progetti finanziati, esecutivi e cantierabili;  d’altra parte, non c’è l’onestà di dire che se, come si sostiene, ci sono tante cose che rischiano nelle loro mani di andare perdute, forse è proprio perché tante erano in cantiere.» Firetto conclude con l’auspicio che le misure emergenziali non generino esclusione, favorendo coloro che sono già in qualche modo assistiti dai servizi sociali o da altre misure, ma siano invece indirizzate alle nuove povertà, meno avvezze al sistema, accompagnando l’accesso agli aiuti con criteri di priorità e selezione di totale trasparenza”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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