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La palestra dell’Esseneto negata al Petrarca Volley: «Non siamo zona bianca». «Negato diritto allo sport»

Di Redazione |

La dirigente scolastica dell’I.C. “Esseneto” ha revocato la concessione dell’uso della palestra scolastica all’Associazione Agrigentum – Petrarca Volley, che utilizza il locali da oltre trent’anni, adducendo come motivazione proprio il fatto che «la nostra provincia non è più in zona bianca».

Il provvedimento è scattato ad inizio del mese di gennaio e da allora i pallavolisti del “Petrarca”, storica formazione capace di portare Agrigento alla conquista di diversi titoli nazionali giovanili e a disputare il campionato di serie C maschile, sono in attesa di poter rimettere piede in campo.

La vicenda sta creando diversi malumori non solo tra gli allievi del centro sportivo ma anche tra le loro famiglie. “Siamo profondamente delusi ed amareggiati – ha detto Angelo Cinquemani, tecnico federale del gruppo – per una decisione che non comprendiamo. L’istituto fa riferimento ad una circolare ministeriale dello scorso autunno, oggi ampiamente superata dalle nuove regole del Governo per la pratica sportiva durante l’emergenza covid, che forniva dei consigli ai capi d’istituto in merito ai criteri di concessione l’uso delle palestre scolastiche in zona bianca, circolare che comunque non determina i provvedimenti di revoca che restano in capo alle autorità sanitarie. Le palestre scolastiche sono peraltro equiparate a tutti gli altri impianti pubblici e privati e non si capisce infatti perché all’“Esseneto” non si possa fare sport mentre in altre palestre, a cinquanta metri di distanza, si possa regolarmente praticare. La palestra scolastica è un bene di proprietà di tutti che la nostra associazione, dietro concessione, utilizza nel rigoroso rispetto delle norme e proprio in questo periodo i ragazzi avrebbero maggiore necessità di accedervi per riaprirsi alla socializzazione ed ai rapporti umani legati allo sport. Invece con la squadra femminile maggiore siamo addirittura costretti a migrare presso un impianto sportivo fuori città, a Grotte, per avere la possibilità allenarci e disputare i campionati. Della problematica abbiamo più volte interessato il Comune di Agrigento, proprietario dell’impianto, conclude Cinquemani, ma senza mai ricevere soluzioni concrete. Continueremo a farlo con forza, insieme ai ragazzi e ai loro genitori, per riconquistare il diritto allo sport oggi negato nella nostra città».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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