L'Akragas cola a picco anche a Portici, Coppa stavolta rischia
Campani avanti 2 a 0 dopo un'ora. Marrale riaccende le speranze, poi arriva il 3 a 1
L’Akragas cola letteralmente a picco con la terza sconfitta nelle ultime sei partite (negli altri tre match ha raccolto solo tre pari) e zona play out che ora è a soli 4 punti.
La squadra di Marco Coppa perde anche a Portici (3 a 1) con un match anonimo e con il risultato mai in discussione.
Il gol biancazzurro è di Marrale all’87, con i napoletani che avevano subito segnato in apertura di match al 13’: Tuchet lancia Maimone in profondità, sul filo del fuorigioco, uno contro uno con Governali e palla all'angolino. Il raddoppio al 62’: calcio piazzato Marcucci prende la mira e centra l'angolino. L’Akragas accorcia le distanze all’87: Gargiulo si fa anticipare da Marrale, che si lancia verso la porta, evita De Luca e deposita in rete. L’Akragas più di cuore che con gioco e raziocinio prova a pareggiare e si scopre: Garufo sbaglia dal limite dell’area e al 92’ Umile scappa sulla destra e serve al centro Di Guida, che a porta spalancata segna il 3 a 1.
Panchina non più solidissima
A questo punto, per salvare il salvabile, serve una svolta tecnica. La posizione del tecnico Marco Coppa è sempre più in bilico e anche all’interno dello stesso club la sua posizione non è più così solida come lo era tre settimane fa. Anche perché la parte “catanese” della società ha deciso di virare sul Novara e Giuseppe Deni si trova sempre più solo e senza certezze a cominciare dallo stadio Esseneto con la tiritera del Comune e di alcuni assessori che annunciano finanziamenti e lavori salvo poi fare marcia indietro.
Ma al di là dei problemi infrastrutturali la squadra ha difetti di mercato non (ancora) sanati: manca ad esempio il bomber. Si è provato con Litteri ma ci si è accorti che la condizione fisica dell'attaccante era - per un eufemismo - precaria ed infatti è sparito dai radar. Si era provato con Leuca ma è durato quanto un gatto in tangenziale: un mese e mezzo ed è arrivata la rescissione (e comunque ha segnato un solo gol). C'è Di Mauro che è una scoperta e c'è Trombino che ha molte potenzialità. Llama per la D è un lusso, ma dura un'ora e poi deve uscire. Senza contare le porte girevoli sul mercato con decine di giocatori che vanno e vengono, circostanza che forse piace ai procuratori ma meno al gruppo che non potrà mai amalgamarsi. Giuseppe Deni è uno che ci ha messo passione (e soldi) ma forse deve guardarsi intorno a capire se davvero ha attorno a sé persone adeguate per la serie D.