Lampedusa, la procura di Agrigento apre un’inchiesta sul naufragio in mare che è costato la vita ad un pescatore del luogo

Di Gaetano Ravanà / 27 Agosto 2020

La Procura della Repubblica di Agrigento, diretta dal procuratore capo Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta, attualmente a carico di ignoti, sulla tragedia del “Valeria III”, il peschereccio della marineria di Lampedusa, affondato ad un miglio e mezzo dalla località Capo Ponente.
I reati ipotizzati sono omicidio colposo e naufragio. A perdere la vita il pescatore Giovanni Bono, lampedusano di 59 anni. Le indagini sono state affidate ai militari della Guardia costiera di Lampedusa, che sentiranno i due sopravvissuti. Nei prossimi giorni, quasi sicuramente, si procederà al recupero del motopesca.
 
Il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha proclamato, per oggi, una giornata di lutto cittadino – dice il primo cittadino -. Una tragedia che sconvolge tutta la comunità, Giovanni è morto per fare il proprio lavoro. Una tragedia che sconvolge la comunità di Lampedusa e che mette in evidenza i rischi e le responsabilità che si assumono i nostri pescatori, ogni volta che escono in mare. Giovanni è morto mentre faceva il proprio dovere da buon padre di famiglia, è morto mentre faceva il suo lavoro”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa a proposito del peschereccio affondato a largo dell’isola sul quale erano a bordo tre persone: una di loro, Giovanni Bono, ha perso la vita.
“Giovanni era un vero amico, la notizia della sua morte mi ha raggelato  – aggiunge Martello – esprimo il mio più sincero cordoglio alla sua famiglia, anche a nome dell’Amministrazione comunale”.

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