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Meno furti, ma più reati pedapornografici

Bilancio di fine anno della Questura agrigentina. Aumentano anche le truffe via internet

Di Gaetano Ravana' |

Furti e rapine in calo, ma altri reati legati al web in aumento, come le truffe, la pedopornografia, ma anche diversi tentativi di adescamento attraverso i social network, furto di identità, e addirittura alcuni episodi di istigazione al suicidio. Questo emerge dal bilancio di fine anno da parte del questore di Agrigento Rosa Maria Iraci. Un 2021 all’insegna della pandemia, ma la polizia di Stato in provincia di Agrigento, ha dovuto fronteggiare a nuove emergenze, soprattutto sotto il profilo del contrasto al cyber crimine con la sezione della polizia Postale

Dalle pagine del report, nel 2021, sono stati 2.150 i furti (2.227 nel 2020) con – 3,46%; le rapine 50 (54 quelle messe a segno l’anno scorso) in questo caso – 7,45%; 5 le denunce per pornografia minorile, 8 le persone denunciate per pedopornografia, e cinque le vittime identificate di questi gravi fatti, 2 le denunce presentate per revenge porn, 34 i casi di sostituzione di persona, 6 le denunce per molestie, e una per istigazione al suicidio. Le truffe e frodi informatiche sono passate da 1.407 del 2020, a 1.462 nell’anno che volge a termine (più 3,91%), per oltre 260mila euro, con 90 indagini avviate, e 90 vittime. Sono stati 16 i furti di identità digitale.

Complessivamente, ma il dato riguarda le Volanti di Questura e i commissariati dislocati in tutta la provincia, sono stati effettuati 707 arresti, 24 fermi, 938 denunce, e sono controllate oltre 91mila persone.

Nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria condotta dalla squadra Mobile, sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina sono state 509 le persone arrestate per reingresso clandestino nel territorio nazionale. Diverse gli arresti anche per spaccio di sostanze stupefacenti.

Sull’emergenza Covid: in un anno identificate e controllate 11.349 persone, e controllati 4.951 veicoli, elevate 407 multe, e ispezionati 1.132 esercizi commerciali.  Sui controlli effettuati dalla polizia amministrativa, dal 1 dicembre 2020 al 30 novembre 2021 sono state 6 le persone denunciate e 30 gli esercizi commerciali controllati, con importi contestati per oltre 50mila euro.

Imponenti i numeri della polizia Stradale, che in un anno ha rilevato 8.141 infrazioni al Codice della strada, 1.100 delle quali per eccesso di velocità, 927 per mancato uso della cintura di sicurezza, e 303 per l’uso del cellulare alla guida. Ben 590 i veicoli sequestrati perché scoperti sprovvisti di assicurazione, e oltre 13.741 i punti sulle patenti revocati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA