Migranti, Faraone denuncia Musumeci e Salvini per procurato allarme

Di Redazione / 25 Agosto 2020

PALERMO – Il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, ha denunciato il leader della Lega Matteo Salvini e il governatore della Sicilia Nello Musumeci per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione. L’esposto, che riguarda l’ordinanza del presidente della Regione sulla chiusura degli hotspot, è stato depositato poco fa alla procura di Agrigento.

«Ho presentato un esposto alla Procura di Agrigento per difendere la Sicilia dagli sciacalli», spiega Faraone in un post su Facebook. «L’ordinanza del presidente della regione siciliana e le parole del segretario della Lega nuocciono gravemente all’economia della Sicilia e alle tasche dei siciliani. Alla fonte primaria della ricchezza dell’isola: il turismo. Presentare al mondo la Sicilia come un lazzaretto, come il campo profughi d’Europa, affermare che “i migranti passeggiano tra i turisti che poi portano il Covid nelle loro regioni” e scrivere un’ordinanza farlocca e disumana, non solo va contro i principi di accoglienza e di solidarietà ma mette in ginocchio un pezzo importante del Pil della Sicilia. In un momento, tra l’altro, di crisi profonda dell’economia siciliana che determina il più alto tasso di disoccupati post-covid e una situazione d’emergenza per le imprese che con il turismo e la cultura ci mangiano e fanno mangiare i siciliani.

A questa propaganda distruttiva di questa classe dirigente irresponsabile e in un momento in cui, grazie ai nostri imprenditori alberghieri, ai ristoratori, a tutti gli operatori del comparto dell’enogastronomia, stiamo finalmente ripartendo con la giusta marcia dopo il lockdown, occorre rispondere con parole chiare e nette per non vanificare gli sforzi dei siciliani».

All’iniziativa di Faraone risponde in primis l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: «Il senatore Faraone evidentemente sconosce le ipotesi di reato per le quale dice di aver denunciato il presidente della Regione e il senatore Salvini. Intanto, ammassati e senza nessun rispetto della loro dignità umana nell’hotspot di Lampedusa ci sono 1.200 anime: dovrebbero essercene meno di duecento. Ma per Faraone il diritto alla salute di queste persone non vale nulla». 

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