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Agrigento, movida come se il covid non esistesse: ecco i cinque locali chiusi dalla task force

I controlli contro assembramenti e mancato rispetto delle norme nel centro storico cittadino

Di Redazione |

Pesante il bilancio dei controlli anti-covid  eseguiti dalla task force, composta da personale della Questura, della Compagnia Carabinieri di Agrigento, del Comando della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, nei confronti dei locali del centro storico di Agrigento maggiormente frequentati da giovani avventori, che in barba alle misure di contenimento per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, hanno affollato senza alcun criterio i locali della movida nella notte scorsa.

L’aumento dei casi di positivi al covid 19, che ha contribuito a classificare la Sicilia in zona gialla, ha imposto alle autorità di predisporre una vera e propria task force per arginare il fenomeno degli assembramenti   nei pressi degli esercizi commerciali e per il rispetto dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.

I carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno proceduto alla sospensione provvisoria di 5 giorni dell’attività del Mojo, del Bar Athenea e del Ciaula per assembramenti non regolarizzati. Sono stati sanzionati anche 20 avventori perché non indossavano le mascherine.

Analoghi provvedimenti di chiusura sono stati adottati per il bar Girasole – Cantunera e Caffè San Pietro ad opera della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.  La Prefettura valuterà e disporrà i giorni di chiusura effettiva delle varie attività in base alle recidiva o meno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA