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Discerbamento ad Agrigento, botta e risposta Legambiente-Micciché

Dopo l'affondo di Daniele Gucciardo che parla di ritardi nelle operazioni, il primo cittadino risponde che sono stati recuperati 122mila euro e deliberati lo scorso 10 giugno

Di Gaetano Ravanà |

Il responsabile del Circolo Rabat di Legambiente Agrigento, Daniele Gucciardo, in estrema sintesi ha dichiarato: “Ritardi nel discerbamento ad Agrigento. Pagare con fondi straordinari un servizio di discerbamento già pagato con la Tari è danno all’erario”. Ebbene, il sindaco Franco Miccichè, replica: “Nessun fondo straordinario per il discerbamento. Nella delibera di Giunta 113 del 10 giugno è deliberato un prelievo dal fondo di riserva per interventi di disinfestazione, – derattizzazione e pulizia straordinaria nei centri abitati a salvaguardia della salute pubblica. Nel dettaglio si tratta di 122mila euro: 80mila euro per pulizia aiuole, spazi verde ed eventuali potature. 20mila euro per la disinfestazione. 22mila euro di Iva” – conclude Miccichè. Il vice presidente del Codacons, Giuseppe Di Rosa, controbatte: “Le opere di pulizia indicate dal sindaco sono già previste nel contratto pagato dai cittadini con la Tari. E quindi perché adesso si usa il fondo di riserva per pagarle una seconda volta?”.

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