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Campobello di Licata

Nasce il movimento politico “Servire Campobello”

L’obiettivo è di costruire anche nelle singole realtà locali uno spazio politico al servizio della gente e dei territori. Un ulteriore tassello di un ambizioso progetto avviato nel 2013 con “Servire Ravanusa”

Di Redazione |

Nel corso di un partecipato incontro è stato costituito il movimento politico “Servire Campobello di Licata” con l’obiettivo di costruire anche nelle singole realtà locali uno spazio politico al servizio della gente e dei territori. Un ulteriore tassello di un ambizioso progetto avviato nel 2013 con “Servire Ravanusa”, esportato a livello nazionale con “Servire l’Italia” e rafforzato in provincia con “Servire Agrigento”.

Il movimento che sarà presente alle prossime amministrative di giugno con propri candidati al consiglio comunale si propone di recuperare il senso della politica intesa come servizio del bene comune riaffermando la logica delle idee, dei valori e delle competenze.

Tra i promotori dell’iniziativa – che ha registrato l’adesione di numerosi simpatizzanti, professionisti e giovani – il cofondatore di “Servire Agrigento” e consigliere comunale, Giuseppe Sortino.

 “L'idea di proporre anche a Campobello di Licata un modello politico ispirato ai valori cristiani e al pensiero di don Luigi Strurzo – afferma Giuseppe Sortino – è stata fatta propria da un gruppo di amici che con coraggio e slancio vogliono mettersi al servizio del proprio territorio. In un periodo di ristrettezze economiche in cui gli Enti locali sono chiamati ad utilizzare al meglio le risorse disponibili, siamo pronti a fare responsabilmente la nostra parte garantendo impegno e massima collaborazione per soddisfare le istanze dei cittadini e dare voce ai più deboli, agli anziani e agli ultimi. Ci presenteremo agli elettori con candidati credibili, alleanze alla luce del sole e un programma semplice e attuabile per assicurare una concreta opportunità di riscatto alla comunità campobellese. In un momento di generale disaffezione verso la politica, in cui taluni si trincerano dietro il pensiero di don Sturzo salvo poi calpestarne valori e orientamenti, proponiamo un nuovo modo di fare politica mettendo al centro la persona, il lavoro, i servizi, lo sviluppo e l’istruzione contro qualsiasi forma di ingiustizia, speculazione e convenienze di parte”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA