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Omicidio nell’agrigentino: ucciso Angelo Castronovo

Il 65enne, bracciante agricolo si trovava in un appezzamento di sua proprietà in contrada Cipolla al confine con il comune di Campobello di Licata

Di Gaetano Ravanà |

Omicidio in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Campobello di Licata. La vittima è Angelo Castronovo, 65enne bracciante agricolo di Palma di Montechiaro. L’uomo è stato assassinato con diversi colpi di arma da fuoco. Il cadavere è stato trovato da un automobilista su una strada battuta circondata da una coltivazione. L’uomo ha subito dato l’allarme, chiamando il 118 e i carabinieri. Non è stata ancora accertata l’ora dell’agguato. 

Castronovo, che viveva a Licata dallo scorso marzo, sarebbe riuscito a trascinarsi sulla strada dove poi si è accasciato ed è stato ritrovato da un passante che ha chiamato il 112. Emerge questo dai primi rilievi eseguiti, sul luogo del delitto, dai carabinieri di Licata. 

L’uomo è stato raggiunto da un colpo di pistola alla tempia e da un paio di colpi, esplosi con fucile a pallettoni che lo hanno preso in diverse parti del corpo, alcuni anche al volto. Al momento, i carabinieri ritengono che le armi utilizzate per uccidere il sessantacinquenne siano state dunque due. I militari dell’Arma e la Procura di Agrigento attenderanno però la conferma dall’autopsia. 

Dopo sei mesi di carcere e un anno di arresti domiciliari, la vittima era tornata in libertà. Era stato arrestato, dalla Squadra Mobile, il 30 luglio del 2020, nell’ambito dell’inchiesta su una faida, che avrebbe provocato due omicidi come conseguenza del furto di un trattore. A ritenere affievolite le esigenze cautelari era stata la Corte di assise di Agrigento. 

 L’inchiesta sull'uccisione del bracciante è coordinata dal pm di Agrigento Giulia Sbocchia e dall’aggiunto Salvatore Vella.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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