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Indagini

Palma di Montechiaro, omicidio Castronovo, utilizzate 2 armi. Vittima raggiunta da 4 colpi

E' stata utilizzata una pistola calibro 9 e un fucile caricato a pallettoni per fare fuori il 65enne bracciante agricolo

Di Gaetano Ravanà |

C’è la conferma: sono state utilizzate due armi: una pistola calibro 9, e un fucile caricato a pallettoni, per uccidere Angelo Castronovo, il sessantacinquenne, bracciante agricolo, di Palma di Montechiaro, freddato nelle campagne di contrada “Cipolla”, a Licata. Emerge dall’autopsia.

La vittima è stata raggiunta da 4 colpi, due esplosi con il fucile, che lo hanno preso al torace, e all’avambraccio destro, gli altri di pistola, uno alla tempia, e l’altro dritto in faccia, sparato da distanza ravvicinata. Il medico legale consegnerà, in Procura, la relazione, con tutti i dati definitivi, entro 60 giorni.

Adesso c’è attesa per i risultati dello stub effettuato su una decina di persone di Palma di Montechiaro. Gli esiti dei tamponi, capaci di raccogliere tracce di polvere da sparo, potrebbero portare anche ad un’eventuale svolta nelle indagini. Sull’intera vicenda c’è massimo riserbo.

I carabinieri della Compagnia di Licata, e quelli del Reparto operativo di Agrigento, coordinati dalla Procura di Agrigento, hanno quasi ultimato l’audizione di familiari, amici e conoscenti del palmese. La pista investigativa privilegiata porta alla sanguinosa faida, tra i Rallo e gli Azzarello.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA