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Palma di Montechiaro ha omaggiato Livatino

Manifestazione a Palazzo degli Scolopi dove hanno testimoniato diverse vittime della mafia a cominciare dal sindaco, Stefano Castellino, a cui Cosa nostra ha portato via uno zio

Di Redazione |

Palazzo Scolopi, a Palma di Montechiaro, ha aperto, ancora una volta, le sue braccia per accogliere nel suo atrio le storie di donne e uomini liberi che hanno pagato con la vita per servire e difendere lo Stato. Ha aperto i lavori Angela Rinollo, che ha ideato ed organizzato l'evento, responsabile del Gruppo culturale “Io Sono P.A.L.M.A.”, che nel suo intervento ha ricordato le vittime ed il loro sacrificio e il percorso intrapreso di Palma di Montechiaro verso una presa di coscienza degli errori compiuti e verso la difficilissima strada del perdono. Ha poi ricordato il Dott. Giulio Castellino, vittima innocente di mafia ed amato zio del sindaco, Stefano Castellino. Per il Consiglio Comunale è intervenuta Letizia Pace che ha narrato la pericolosità della mafia e la sua lotta con una metafora medica che ha reso le dinamiche che la nostra terra vive; A seguire l’intervento del Sindaco Stefano Castellino che, dopo aver ringraziato le autorità presenti e le forze dell'ordine "che ci consentono la libertà di agire e di lottare per la legalità grazie al loro lavoro", ha raccontato il dramma che la nostra terra ha vissuto in quegli anni ed il dramma che vivono le famiglie delle vittime di mafia. Sono state poi poste due corone di fiori nelle lapidi che ricordano Rosario Livatino e Fazio, mentre le note del Silenzio, facevano tremare le colonne di Palazzo Scolopi.  Poi le testimonianze di Vincenzo Agostino e Leonarda Gebbia che hanno ricordato i loro congiunti, e con le lacrime agli occhi, di una ferita che non si rimargina mai, hanno dato la prova concreta di cosa significhi il dolore e di cosa significhi davvero vivere amando la Legalità. Infine la rappresentazione teatrale “Anime che si Chiamano”,  della compagnia Arcobaleno, regia di Franco Sodano e Morreale Antonia, che ha portato in vita 14 vittime di mafia. Una rappresentazione meravigliosa, di altissimo livello culturale, che ha fatto vibrare i cuori e le anime dei presenti, che si sono trovati al cospetto di alcuni grandi eroi siciliani che, tornati dall’al di là, ci hanno raccontato le loro vite ed il loro dolore.  Palazzo Scolopi piangeva trasportato in un mare di emozioni che hanno travolto le anime dei presenti. Palma di Montechiaro il 21 settembre c’è sempre e sempre ci sarà, per dovere morale, per presa di coscienza.  

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