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Ravanusa, una piazza ricorderà le vittime dell’esplosione

Il presidente della Repubblica Setgio Mattarella ha ricordato nel suo discorso di fine anno il prof. Carmina, una delle vittime, citando la sua lettera agli studenti

Di Redazione |

A Ravanusa nel luogo in cui lo scorso 11 dicembre un’esplosione ha seminato devastazione e morte potrebbe sorgere una piazza dedicata proprio alle nove vittime della tragedia. E’ il progetto a cui lavora l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmelo D’Angelo.

«Con Il governatore Nello Musumeci abbiamo concordato un incontro tra Capodanno e l’Epifania, con il ministro delle Infrastrutture Giovannini, invece, l'appuntamento è per la seconda/terza decade di gennaio», ha detto all’Adnkronos il primo cittadino.

Sul tappeto c'è proprio il progetto di ricostruzione e rigenerazione urbana che interesserà il quartiere ferito dall’esplosione che è costata la vita a nove persone, tra cui una giovane mamma al nono mese di gravidanza. L’idea è quella di ricostruire alcune delle case andate distrutte in un’altra area, per realizzare nel luogo della strage una grande piazza in memoria delle vittime.    «Stiamo parlando di risorse regionali e statali assolutamente alla portata, secondo una prima stima dell’ufficio tecnico comunale e della Protezione civile serviranno tra i 15 e i 20 milioni di euro».

Il Governo Musumeci ha già stanziato per la cittadina dell’Agrigentino due milioni di euro. Un «segno di vicinanza», spiega il sindaco, ancora emozionato per le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che nel suo ultimo discorso di fine anno ha ricordato proprio la comunità di Ravanusa.

«Ho sentito le parole del presidente qui in Municipio – dice ancora commosso il sindaco -, stiamo lavorando per sistemare gli ultimi sfollati, sei famiglie in totale ma abbiamo la disponibilità di 18 alloggi". Nell’esplosione sono stati quasi 50 i nuclei familiari, 130 persone in tutto, rimasti senza casa.

«Quasi tutti hanno trovato un alloggio – spiega D’Angelo -, molti sono in affitto, altri si sono sistemati dai parenti. In tutti questi giorni le Istituzioni mi sono state accanto, ho sentito il governatore siciliano, i capi della Protezione civile nazionale e regionale, il ministro Giovannini. Abbiamo discusso dell’emergenza e del post-emergenza».  L’auspicio per il 2022 è che «grazie al lavoro sinergico di Stato e Regione si possa lavorare a un grande progetto di riqualificazione urbana per consentire a chi ha perso tutto di tornare ad avere un tetto e un pò di serenità», ha concluso.

Di Ravanusa ha parlato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso alla Nazione, riferendosi ai giovani. Per loro il presidente ha citato e ha fatto la lettera agli studenti del professor Pietro Carmina, una delle vittime del crollo di Ravanusa: «Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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