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«La gara è tutta sbagliata», l’Anticorruzione impone l’annullamento dell’appalto per la rete idrica di Agrigento

C'è la mancanza della clausola della revisione dei prezzi e irregolarità sulla nomina della direzione dei lavori. L'Aica aveva prima sospeso e poi annullato e l'Anac: «Prendiamo atto e ribadiamo i profili di illegittimità»

Di Fabio Russello |

Salta definitivamente la gara d’appalto da quasi 40 milioni per il rifacimento della rete idrica di Agrigento. La notizia è stata confermata dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione che “prende atto dell’annullamento ma conferma i profili di illegittimità”. Alla base dei rilievi la mancanza della clausola della revisione dei prezzi.

Già in una nota firmata dal presidente Giuseppe Busia dell’Authority erano state rilevate “illegittimità e criticità nel bando di gara per la ristrutturazione della rete idrica di Agrigento”. Era stato anche sollevata la circostanza che per “le procedure di affidamento dei contratti pubblici indette fino al 31 dicembre del 2023 le stazioni appaltanti sono tenute all’inserimento della clausola di revisione dei prezzi prevista dal decreto sostegni ter”.

“Inoltre – rileva l’Anac – per le gare avviate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto aiuti, il 15 luglio 2022, per determinare il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, le stazioni appaltanti utilizzano i prezzari regionali aggiornati al 31 dicembre 2021 incrementati fino al 20%”.

Le precisazioni dell’Anac sono arrivate dopo una istruttoria partita dalle criticità segnalate dall’Ance sulla gara bandita nel giugno scorso dall’Aica dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini e poi sospesa. La stazione appaltante – spiega l’Anac – non ha applicato il prezzario regionale aggiornato né previsto la clausola di revisione dei prezzi. In seguito ai rilievi dell’Ance, all’intervento del dipartimento regionale controllo contratti pubblici e all’avvio dell’istruttoria dell’Anac, l’Aica ha così deciso di annullare la gara.

Ma l’Anac pur prendendo atto dell’annullamento della gara da parte di Aica non lesina critiche confermando “i profili di illegittimità”.

“In primo luogo per l’assenza della clausola di revisione dei prezzi, già in vigore alla data di indizione della gara di appalto. Poi per il mancato aggiornamento dei prezzi previsto dal decreto aiuti secondo cui la stazione appaltante avrebbe dovuto applicare il prezzario aggiornato al 31 dicembre 2021 con l’incremento fino al 20%. Il tempestivo intervento dell’Anac ha contribuito a procedere in tempo utile all’annullamento dell’intera procedura di gara evitando la protrazione delle irregolarità e l’acquisizione di offerte non congrue foriere di possibili contenziosi”.

Il presidente dell’Anac ha anche segnalato alla Regione altre “emergenze” relative alla direzione dei lavori: «Si chiede al Dipartimento Regionale Tecnico – Servizio 1 di monitorare il prosieguo della procedura di affidamento fornendo elementi informativi a questa Autorità con particolare riferimento anche in merito al corretto affidamento del servizio di Direzione Lavori nonché con riguardo alla completezza del progetto da porre a base di gara alla luce dei chiarimenti che risultano richiesti dal Servizio 3 del Dipartimento Regionale Tecnico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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