Mediterraneo di "plastica": in alcuni tratti di mare aumento di microplastiche dell'80%
E' uno dei risultati ottenuto dal gruppo di ricerca di Aten Center - Advanced Technologies Network Center, dell’Università degli Studi di Palermo
Un aumento dell’80%, in poco più di due anni e mezzo, di microplastiche presenti in alcuni siti del Mar Mediterraneo. È questo uno dei risultati più allarmanti ottenuto dal gruppo di ricerca di Aten Center - Advanced Technologies Network Center, dell’Università degli Studi di Palermo - che ha effettuato un’analisi quantitativa sulle microparticelle che hanno inquinato e continuano a contaminare i mari.
In particolare - in un arco temporale compreso tra settembre 2019 e maggio 2022 - il dato sulla presenza di microplastiche per litro, a largo delle coste spagnole, nel Mar Mediterraneo è balzato da 1.180 a 2.180 unità, mentre il valore medio lungo la rotta da Palermo a Gibilterra è aumentato da 803 a 1.440 unità, cioè di oltre l’80%. I risultati delle analisi sono stati diffusi in questi giorni. Tutto questo solo nello stato più superficiale dell’acqua, ad una profondità massima di un metro.
Lo studio è stato realizzato durante la missione «Ocean to Ocean Rib Adventure», partita da Palermo il 15 dicembre 2021 e conclusa a Los Angeles il 23 maggio 2022. A bordo di un gommone, il palermitano Sergio Davì ha attraversato tre continenti (Europa, Africa e Americhe), prelevando campioni di acque in 36 differenti siti, individuati lungo 10 mila miglia di traversata.