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Il clima è impazzito e in Italia nel 2021 l’emissione dei gas serra cresce del 6%

Gli eventi estremi sono triplicati e ora le aziende green chiedono una legge

Di Stefano Secondino |

L’Italia a parole si impegna a rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione della Ue, ma poi la realtà è un’altra. Nel 2021 le emissioni di gas serra aumenteranno del 6%, l’installazione di nuove rinnovabili è quasi ferma, le auto elettriche sono poche. Per questo le aziende italiane della green economy chiedono una legge apposita sul clima. 

 La Relazione annuale sull'economia verde italiana, presentata oggi agli Stati generali della Green Economy, alla fiera Ecomondo di Rimini, lancia l’allarme con la forza dei numeri. A preparare la ricerca è stata la Fondazione Sviluppo Sostenibile dell’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, per conto del Consiglio nazionale della green economy, la rete delle associazioni di impresa del settore.   Le emissioni di gas serra in Italia nel 2021 hanno ripreso a crescere dopo la frenata della pandemia, si stima del 6%. Secondo la Relazione, per recepire gli obiettivi europei l'Italia dovrebbe tagliare le proprie emissioni del 26,2% nei prossimi 10 anni, riducendole del 2,6% all’anno.   

Negli ultimi cinque anni l’installazione di rinnovabili si è quasi fermata. Colpa dei processi autorizzativi troppo lunghi e delle opposizioni popolari ai nuovi impianti, specie le pale eoliche. L’energia del vento è stata la più colpita, con un -7,8%. Oggi in Italia si installano solo 0,8 giga di rinnovabili all’anno, quando per raggiungere i target europei ne servirebbero 8. 

 Siamo sempre campioni d’Europa in economia circolare: primi per produttività delle risorse, secondi per tasso di riciclo dei rifiuti e utilizzo di materiale riciclato. Però da noi le auto elettriche sono solo il 4,3% delle nuove immatricolazioni: 60.000 veicoli, ben lontane dall’obiettivo di 6 milioni di auto nuove al 2030. 

 L’Italia è al secondo posto in Europa per prelievo pro capite di acqua potabile, e il consumo di suolo nel nostro paese avanza di 15 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo. L'agricoltura biologica continua ad aumentare, ed è arrivata al 15% della superficie coltivata. Ma le emissioni di gas serra dall’agricoltura non scendono da dieci anni.   Se l’Italia rallenta nella transizione ecologica, la crisi climatica non si ferma. Nel 2020 gli eventi estremi connessi al clima nel nostro paese sono stati quasi 1.300. Nel 2011 erano meno di 400. 

 Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un videomessaggio inviato agli Stati generali prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «"Nonostante la pandemia, non c'è stato in Italia uno stop degli investimenti green. Oltre il 70% delle grandi imprese ha fatto investimenti importanti in questo settore». Tuttavia, ammette che «sulle rinnovabili è necessario uno sforzo enorme».   Le 68 associazioni di impresa del Consiglio nazionale della green economy chiedono ora a governo e parlamento una legge sul clima, come c'è in Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Un provvedimento che fissi target annuali di decarbonizzazione e impegni vincolanti per singoli territori e settori produttivi, per dare un’accelerazione a una transizione ecologica che arranca.   «L'Italia non deve perdere questa occasione – ha concluso Edo Ronchi -. Deve puntare, con più decisione, a far parte delle locomotive europee della green economy». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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