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Novellame, sequestrate diverse reti nelle acque di Seccagrande a Ribera

Di Gaetano Ravanà |

Il personale della Capitaneria di porto di Porto Empedocle, al comando del capitano di fregata Gennaro Fusco, hanno portato a termine una significativa attività di contrasto nei confronti della pesca illegale del novellame. Nello specifico, i militari a bordo dei mezzi navali G.C. B109 e Motovedetta CP 860, sono entrati in azione alle prime luci dell’alba, nella zona di “Seccagrande” territorio del comune di Ribera, dove sono stati colti in flagranza alcuni pescatori di frodo intenti a gettare le reti illegali detenute a bordo. I militari della Guardia costiera hanno individuato e posto sotto sequestro ben 4 reti da pesca di  tipo tremaglio da 150 metri cadauna ed una rete combinata di 250 metri  (costituita da imbocco e tremaglio) ed altresì hanno elevato un verbale di 1000 euro per detenzione di attrezzi non consentiti. Questi tipi di attrezzi da pesca venivano utilizzati per effettuare la pesca di seppie e novellame in un periodo in cui ciò è vietato.

La Capitaneria di porto di Porto Empedocle, in ottemperanza alle disposizioni di legge italiane ed europee è molto sensibile alla tutela delle specie ittiche di piccola taglia in quanto è una forma di rispetto della fauna marina. Infatti, il Regolamento Europeo CE n. 1967/2006 “relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo”, all’art. 15 vieta la pesca, la tenuta a bordo, lo sbarco, il trasferimento, l’immagazzinamento e la vendita delle taglie minime degli organismi marini, e prevede la confisca del pescato e degli attrezzi da pesca. Il comandante Fusco ha manifestato il proprio apprezzamento per la riuscita dell’operazione che ha portato all’eccezionale sequestro e contestualmente annuncia una linea dura per chi non rispetta le norme che tutelano le specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima ed invita i cittadini a segnalare le condotte illegali che danneggiano l’ecosistema marino.

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