Alimenti avariati e pulizia carente in una pizzeria del centro “I Portali”
Alimenti avariati e pulizia carente in una pizzeria del centro “I Portali”
Polizia e Asp hanno sequestrato oltre 300 chili di alimenti avariati e/o mal conservati ed elevato pesanti sanzioni per le cattive condizioni igienico-sanitarie nella “Pizzeria Fratelli la Bufala – Burg” de “I Portali”
S. GIOVANNI LA PUNTA. Un’operazione di polizia con la collaborazione dell’Asp ha condotto al sequestro di oltre 300 chili di alimenti avariati e/o in cattivo stato di conservazione, tra carne bovina, suina, pollame, salumi e formaggi, e a pesanti sanzioni per le cattive condizioni igienico-sanitarie, dovute alle gravi carenze di pulizia riscontrate. Interessata al provvedimento la “Pizzeria Fratelli la Bufala – Burg”, all’interno del centro commerciale “I Portali” di San Giovanni La Punta. Il sequestro del cibo è stato operato tramite l’apposizione di sigilli nella cella frigorifera del locale. Mentre le pessime condizioni igieniche riscontrate anche nei locali delle cucine sono state oggetto di ulteriori sanzioni che si aggiungono a quelle elevate per le violazioni riguardanti la formazione del personale. Il titolare è stato denunciato a piede libero. Sono ancora in corso ulteriori verifiche per accertare la regolarità della posizione lavorativa degli impiegati. Nel corso del servizio è stata contestata, per la prima volta a livello nazionale, la sanzione amministrativa derivante dall’entrata in vigore del Regolamento 1169/2011 che dal dicembre 2014 pone a carico dei titolari degli esercizi commerciali addetti alla ristorazione, l’obbligo di informare gli avventori circa la presenza di allergeni negli alimenti somministrati. Nel pub “Befed” di S. Giovanni La Punta, invece, sono state riscontrate alcuni violazioni inerenti alla formazione del personale, ma – dal punto di vista igienico-sanitario e della tenuta degli alimenti – non è stata rilevata alcuna irregolarità. «Non mancheremo di dimostrare, nelle opportune sedi giudiziarie, l’infondatezza delle mere irregolarità contestate – scrive in una nota il legale della Pizzeria Fratelli la Bufala, Davide Giugno -. I 300 kg di alimenti sono stati sottoposti a sequestro solo perché sarebbero stati conservati promiscuamente all’interno di un’unica cella frigo grande quanto una stanza di un appartamento. Perché si possa meglio comprendere, il cattivo stato di conservazione contestato afferisce alla presenza, all’interno della stessa cella frigo, di carne e vegetali ben confezionati e non in contatto diretto gli uni con gli altri. Gli accertatori non hanno, invece, rilevato la presenza nella cella frigo di alimenti avariati o nocivi per la salute che fossero pronti per la somministrazione alla clientela. I pochi alimenti ancora confezionati e già scaduti non erano destinati alla somministrazione bensì alla loro distruzione. Si rileva ancora che gli accertatori non hanno rilevato “cattive condizioni igienico-sanitarie”, ma semplicemente “presenza di sporcizia” riferendosi alle tracce lasciate sul pavimento della cella da qualche alimento caduto ai cuochi. Va smentita seccamente la notizia data circa le “pessime condizioni igieniche, riscontrate anche nei locali delle cucine” che non trova alcun riscontro nel verbale redatto dagli accertatori».