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Alimenti: Coldiretti, fuori legge 1 prodotto importato su 5 (2)
(Adnkronos) – Le nocciole dalla Turchia, le cui importazioni sono cresciute del +18,4% in quantità nel 2018, riileva Granieri, “arrivano da un Paese sul quale pende l’accusa di sfruttamento del lavoro delle minoranze curde ora assediate in Siria, ma il problema riguarda anche i fiori dalla Colombia dove è stato denunciato lo sfruttamento del lavoro femminile. Senza dimenticare paesi come il Myanmar, l’ex Birmania, sotto accusa per la brutale pulizia etnica contro la minoranza dei Rohingya e da dove nei primi sei mesi del 2019 gli arrivi di riso sono aumentati di ben 12 volte in volume rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
Sotto accusa, sottolinea, “sono peraltro le intese commerciali con le quali l’Unione Europea favorisce l’importazione agevolata in Italia di prodotti agroalimentari che sono ottenuti dallo sfruttamento del lavoro minorile, dal riso del Vietnam ai fiori dell’Equador”.
A preoccupare, ha continuato la Coldiretti, “è anche l’accordo di libero scambio che l’Unione Europea ha siglato con i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela) su alcuni dei quali gravano pesanti accuse del Dipartimento del lavoro Usa per sfruttamento del lavoro minorile per prodotti che arrivano anche in Italia. Se per l’Argentina sono segnalati preoccupanti casi dalla produzione dell’uva a quella di aglio, per il Brasile le ombre riguardano l’allevamento bovino e quello di polli, mentre per il Paraguay problemi ci sono per lo zucchero di canna”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA