Ancora fumo e bagliori dalla raffineria
Ancora fumo e bagliori dalla raffineria a Milazzo torna la paura tra i residenti
I gestori: «Situazione sotto controllo». Ma partono le denunce
MILAZZO – Una fitta nube di fumo continua a diffondersi questa mattina dalla Raffineria di Milazzo. Dovrebbero essere i residui provenienti da una cisterna dell’impianto che si è incendiata venerdì notte. Le nuove emissioni di fumo hanno raggiunto la città mamertina, destando apprensione nei residenti che annunciano per sabato una manifestazione. Il portavoce dei Verdi di Milazzo Giuseppe Marano annucia la presentazione di una denuncia e dice che «sta elaborando uno specifico atto querelatorio nell’interesse di tutti i cittadini che lo richiederanno, in quanto danneggiati dalle emissioni inquinanti» non solo dell’incidente di venerdì notte. In pratica i Verdi preparano una class action contro la raffineria. Secondo il gestore dell’impianto il fumo è «una naturale conseguenza dell’incendio di venerdì notte. Nel fondo del serbatoio 513 permane infatti un focolaio alimentato dal vento. La Ram ha comunque ribadito che la situazione è sotto controllo e non esistono in atto motivi di preoccupazione per la comunità».
Ma intanto quelle colonne di fumo che continuano a levarsi dalla Raffineria di Milazzo destano preoccupazione fra gli abitanti, in particolare fra i residenti di Archi, il quartiere di San Filippo del Mela ubicato ad alcune centinaia di metri dal parco serbatoi. L’addetto alle comunicazioni dell’industria petrolifera, Luca Franceschini, ha diffuso un comunicato in cui si precisa che «in merito all’evento di venerdì notte la Società desidera informare che la situazione continua ad essere presidiata dalle squadre di intervento della Raffineria e dei Vigili del fuoco. Il fatto che a livello visivo si registri una fuoriuscita di fumo costituisce un fenomeno dovuto al normale processo di estinzione degli ultimi materiali presenti sul fondo del serbatoio. La situazione comunque non desta preoccupazione». Il sindaco Carmelo Pino, ha aggiunto: «Siamo in costante contatto con le Autorità preposte ai controlli del fenomeno sia per la sicurezza sia per un eventuale inquinamento. Sia i Vigili del fuoco quanto l’Arpa hanno ribadito che si tratta di un fenomeno normale in casi di simili incidenti. Infine è ancora in atto l’incontro indetto dal Comandante del Porto di Milazzo con gli altri Enti, per stabilire un eventuale ritorno delle petroliere ai pontili della raffineria». Intanto il presidente della consulta comunale per l’ambiente, Simone Magistri ha chiesto al sindaco ed all’assessore all’ambiente una convocazione urgente della consulta «per conoscere le procedure d’emergenza avviate nel’immediatezza; le risultanze del monitoraggio della qualità dell’aria; le analisi delle conseguenze e dei rischi sulla salute».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA