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Archeologia: scoperta in Francia, anche i Neanderthal seppellivano i loro morti

Di Redazione |

Roma, 9 dic. – (Adnkronos) – Una fossa scavata in uno spazio preparato per l’occasione e il corpo di un bambino di due anni adagiato al suo interno: un Neanderthal vissuto 41.000 anni fa. È lo scenario ricostruito da un gruppo internazionale di ricerca a La Ferrassie, in Francia: uno dei più famosi siti neanderthaliani. I risultati pubblicati su “Scientific Reports” documentano per la prima volta che i Neanderthal seppellivano i loro defunti. Non solo: i resti fossili esaminati appartengono al più recente Neanderthal fino ad oggi datato in modo diretto.

Lo studio è stato realizzato da una squadra di 14 ricercatori provenienti da cinque paesi, guidata da Antoine Balzeau del Cnrs e del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi (Francia) insieme ad Asier Gómez-Olivencia dell’Università dei Paesi Baschi (Spagna). Unica italiana del gruppo è la professoressa Sahra Talamo direttrice del nuovo laboratorio di radiocarbonio Bravho (Bologna Radiocarbon laboratory devoted to Human Evolution) presso l’Università di Bologna e dell’Istituto Max Planck di Antropologia Evolutiva (Germania), che ha realizzato le datazioni al radiocarbonio dei reperti, fondamentali per ricostruire il contesto temporale del ritrovamento.

“Si tratta di risultati sorprendenti, che aggiungono un nuovo importante tassello al puzzle per comprendere lo sviluppo di comportamenti complessi nei Neandertaliani – spiega Talamo – Questo lavoro dimostra ancora una volta l’importanza della datazione diretta dei resti umani, che in questo caso è caduta anche nella parte della nuova curva di calibrazione IntCal20 che ha migliorato la risoluzione delle analisi al radiocarbonio”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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