”Arrogante, violento e pericoloso” Sorveglianza speciale per Speziale

Di Redazione / 10 Settembre 2014

Sei mesi di sorveglianza speciale e controllo della corrispondenza per Antonino Speziale. Sono questi i provvedimenti adottati dal giudice del Tribunale di sorveglianza di Palermo a carico dell’ultrà del Catania atualmente recluso al Pagliarelli di Palermo per scontare la condanna per la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti. Tra le contestazioni essere riuscito a “eccitare la plateale adesione dei compagni di detenzione a un’iniziativa di tifosi in Tv sulla sua liberazione.
Secondo il Tribunale di sorveglianza “la condotta di Speziale”, nei tre carceri dove è stato, Augusta, Agrigento e adesso al Pagliarelli di Palermo, dimostra la sua “incontenibile avversione alle più semplici regole della convivenza civile, sia con gli operatori sia con i compagni” e il giudice lo ha anche definito “soggetto tendente alla violenza, turbolento e refrattario alla disciplina e pericolo”, come dimostrano i “modi arroganti e minacciosi tenuti” con la polizia penitenziaria e gli altri detenuti. I giudici citano alcuni episodi per cui in passato è stato punito: il 6 dicembre del 2012 a Augusta durante una lezione scolastica ha intonato un coro calcistico, che ha replicato dopo il richiamo dell’insegnante; nella stesso carcere, il 23 dicembre del 2013, assieme altri reclusi catanesi ha aggredito un detenuto palermitano; l’8 aprile del 2014 a Agrigento ha tenuto “atteggiamenti arroganti” con un operatore per una doccia; il 15 maggio del 2014, sempre nel ad Agrigento, Speziale “affacciandosi alle sbarre della finestra, e mantenendo alta la voce, intonava cori tipici delle tifoserie calcistiche rivolti contro polizia, carabinieri e lo Stato”. Il legale di Speziale, l’avvocato Giuseppe Lipera, ha presentato ricorso in Cassazione.

Pubblicato da:
Redazione
Tag: altre-notizie filippo raciti