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Assassinò la sua ex e il nonno definitiva la condanna all’ergastolo

Assassinò la sua ex e il nonno definitiva la condanna all’ergastolo

La sentenza alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne. Il 27 dicembre del 2011 Loris Gagliano uccise a coltellate la fidanzata, Stefania Noce e il nonno di lei, Paolo Miano, di 71 anni

Di Redazione |

CATANIA – Diventa irrevocabile la condanna di primo grado al carcere a vita per Loris Gagliano il ventisettenne che a Licodia Eubea il 27 dicembre del 2011 uccise a coltellate la sua fidanzata, sua coetanea Stefania Noce, il nonno di lei, Paolo Miano, di 71 anni, e ferì in maniera non grave la moglie di quest’ultimo, Gaetana Ballirò, di 73 anni. La Corte d’assise d’appello di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso in quanto l’imputato, nel corso della penultima udienza, a sorpresa, aveva chiesto di non essere giudicato e di rinunciare al processo. E così diventa definitiva la condanna all’ergastolo inflitta il 5 aprile del 2013 dal Gup di Caltagirone col rito abbreviato.   Teatro della sanguinosa vicenda fu il paesino di Licodia Eubea. Gagliano subito dopo il duplice omicidio si allontanò a bordo della sua Ford Ka, ma la fuga fu interrotta nel primo pomeriggio quando l’omicida venne bloccato sul lungomare di Acate, in provincia di Ragusa, con i vestiti ancora macchiati di sangue e nell’auto il coltello usato come arma. Ai carabinieri confessò di essere l’autore del duplice omicidio, escludendo la premeditazione.   «L’ergastolo definitivo per l’assassino della studentessa catanese Stefania Noce, che tre anni fa fu uccisa dal suo ex fidanzato insieme al nonno, a Licodia Eubea, è una importante conferma che arriva alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne», hanno affermato in una nota congiunta, la Cgil di Catania e il Coordinamento donne del sindacato. Le due organizzazioni, che hanno già dedicato a Stefania l’apertura di un video per il web lanciato in questi giorni in occasione del 25 novembre, esprimono, inoltre, «la loro soddisfazione per la notizia, e ribadiscono la loro grande fiducia nella giustizia e nelle forze dell’ordine che hanno contribuito a punire definitivamente il colpevole, senza scorciatoie». «È bene che ogni potenziale assassino di una donna – conclude la nota della Cgil – sappia che, oltre a spegnere la vita di un essere umano, cancellerà anche le proprie speranze per un futuro migliore».

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